L’improvvisa coltellata ha “guastato” la gioia derivante dalla vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon: è stato davvero un colpo bassissimo.
Ha taciuto per tante settimane. Troppe, probabilmente, per uno come lui, abituato a polemizzare su tutto e tutti e a dire la sua in qualunque circostanza. Come se la sua opinione pesasse, peraltro, più delle altre. Non è così, però, e Nick Kyrgios dovrebbe averlo ormai capito, soprattutto una volta scoperto che, per via di questo suo modo di essere, non avrebbe lavorato, quest’anno, come commentatore per i canali sportivi.

Ma niente, l’australiano è di coccio, tanto è vero che, nelle scorse ore, è tornato a farsi sentire. Non ha mandato giù, per ovvie ragioni, la vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon, ragion per cui, dopo settimane di silenzio, è tornato a farsi sentire. Lo ha fatto alla solita maniera, servendosi dei social network, ma con parole forse meno sfacciate di quelle usate in tutti questi mesi per fare danno al numero 1 del mondo.
Che il bad boy di Canberra abbia ritenuto iniqui sin dall’inizio i provvedimenti assunti nei confronti del campione altoatesino, in riferimento alla vicenda del doping e del Clostebol, è cosa ormai universalmente nota. Risale alle scorse ore, invece, il suo ultimo commento al veleno, sulla falsariga di tutte le sgradevoli considerazioni che si è ostinato a palesare da quando è stata resa nota la positività di Sinner alla sostanza dopante, dovuta, come sappiamo, ad una contaminazione del tutto accidentale.
Il post al vetriolo contro Sinner
Kyrgios, in buona sostanza, ha cercato di “macchiare” la vittoria del fenomeno di San Candido con un commento al vetriolo, pur senza dire effettivamente nulla.

Il finalista di Wimbledon 2022 ha postato su X un emblematico “*”, il cui significato è stato immediatamente chiaro a quanti seguano il tennis. Un commento all’apparenza innocente che nasconde, invece, una coltellata in pieno petto al neo re dell’All England Club. L’asterisco allude al fatto che Jannik, a suo dire, abbia ulteriormente allungato la lista dei trionfi sportivi “sospetti”, ossia quelli collezionati, appunto, da campioni coinvolti, loro malgrado, in casi simili a quello del Clostebol.
Sinner continua ad essere, insomma, l’ossessione del tennista (o sarebbe meglio definirlo ex, giacché non gioca da tempo ormai immemore, sebbene sembri in procinto di tornare?) australiano, che ha pagato a caro prezzo la crociata contro l’azzurro e contro Iga Swiatek. Che abbia intuito che sia questo il solo modo, oramai, per far sì che qualcuno parli di lui?





