Camila Giorgi, divieto d’accesso | Vuole solo lui: l’incredibile rivelazione

Camila Giorgi, l’inaspettata confessione in un’intervista. Tutta la verità: nella sua vita non c’è spazio per nessun altro.

Sul suo conto se ne sono dette di cotte e di crude. Che sia un tipo burbero e che si ponga nei confronti della figlia come fosse un padre-padrone. Che abbia metodi di allenamento poco ortodossi e che sia tutta colpa sua se Camila Giorgi, sangue del suo sangue, non abbia sfondato nonostante avesse il talento per dominare nel ranking Wta.

Camila Giorgi, divieto d'accesso | Vuole solo lui: l'incredibile rivelazione
Instagram

Sergio Giorgi, papà della tennista di Macerata, è uno dei personaggi più chiacchierati del circuito. Allena la sua non più bambina da sempre e le ha insegnato tanto. “Gli devo tutto” ha detto lei parlando del suo babbo di recente, senza mai nascondere la profonda ammirazione e l’amore che nutre nei suoi confronti. E non le è piaciuto il modo in cui media e pubblico l’hanno tratteggiato negli anni. Così come, d’altra parte, a papà Sergio, che ha fatto la guerra alle Malvinas, non piace che la cocca di casa venga trattata in malo modo dal popolo dei social network.

Lo ha detto espressamente nell’intervista che ha rilasciato al Corriere dello Sport, nella quale ha ben pensato di raccontare tutta la verità su Camila. Quella che lei, per nulla interessata alle critiche, ha sempre tenuto per sé, senza preoccuparsi di dovere delle spiegazioni a nessuno.

Tutta la verità su Camila Giorgi

C’è un passaggio, nell’intervista, in cui Sergio Giorgi smentisce una delle voci più ricorrenti che si sono inseguite, nel tempo, sul loro rapporto. Si è pensato a lungo che lui non l’avesse mai lasciata “libera” di assoldare un altro allenatore, ma le cose, a quanto pare, non stanno così.

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Un altro coach non l’ha mai voluto – ha rivelato – Le ho proposto più volte nuovi allenatori e ha anche provato a trascorrere del tempo con loro, ma dopo un giorno non li voleva più vedere. Camila ha una personalità complessa, si fida di me e io riesco a entrare nella sua testa. Credo che senza infortuni sarebbe entrata in Top 10, anzi c’è ancora tempo per farcela. Anche se spesso fa il contrario di ciò che le dico non rimpiango un solo minuto della vita che sto facendo insieme a lei. Non mi interessa essere chiamato padre-padrone, la gente può pensare ciò che vuole”.

Pensare sì, ma dire no. Quello Sergio Giorgi proprio non lo tollera. “Una cosa che mi fa impazzire è quando insultano Camila sui social – ha spiegato al Corsport – specialmente se sono degli uomini. Quando ero giovane, trattare male una ragazza era inconcepibile. Oggi invece piovono minacce. Solitamente non rispondo mai, ma l’altro giorno mi sono divertito a insultare uno scommettitore. Me le immagino, queste persone: magari vanno in chiesa, a votare, e poi si mettono al computer a trattare male la gente”. Gli si può fare e dire di tutto, insomma, a quest’omone dai capelli bianchi. Ma guai a toccare la sua Camila.

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