Camila Giorgi fuori a Roma: il padre spaventa la giudice di sedia | VIDEO

Camila Giorgi non passa il turno al Foro Italico: il padre esagera con le critiche e la giudice di sedia è costretta a correre ai ripari.

Ha lottato con le unghie e con i denti per quattro ore, Camila Giorgi. Alla fine, però, non le è rimasto altro da fare che accettare la sconfitta e lasciare che fosse la sua avversaria, Sara Sorribes Tormo, a passare al turno successivo dei WTA. E questo nonostante all’inizio avesse letteralmente incantato il pubblico partendo con il piede giusto.

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Ma la vera notizia non è la sconfitta, forse inaspettata, che pesa come un macigno sulla carriera della tennista numero 82 del mondo. I riflettori, più che su Camila in sé, sono infatti stati puntati, nella giornata di ieri, su suo padre, Sergio Giorgi. In tutti i sensi.

Mentre la campionessa soccombeva sotto i colpi dell’atleta spagnola, lui se ne stava sugli spalti ad osservare. E a sbraitare, giacché è intervenuto più volte, anche con una certa veemenza, nel corso della partita. Senza fare mai mistero di non essere d’accordo con le decisioni prese dalla giudice di sedia.

Camila Giorgi, lo show di papà Sergio sugli spalti

Ha fatto molto ridere, quindi, il video che ha preso a circolare dopo il match di ieri e che ha come protagonista, appunto, quella giudice di sedia. Già in precedenza, viste le troppe proteste, si era vista costretta a richiamare Sergio Giorgi e a pregarlo di non esagerare. Ma, a quanto pare, non è stato sufficiente.

Così, come si vede nel video, ha deciso di mobilitare lo staff e gli organizzatori dell’evento. «Se è possibile per qualcuno di voi stare qui – si ode chiaramente all’inizio del video – perché il padre della Giorgi è veramente matto, state qui vicino». Uno show in piena regola, quindi, quello che è andato “in onda” tra gli spalti del Foro Italico. E che ha risvegliato, come se non bastasse, alcune delle polemiche che già erano esplose in passato per via dei suoi modi di fare.

Le fa da coach, il signor Sergio, ma è più volte stato accusato di essere un «padre padrone» e di interferire in maniera eccessiva nelle scelte della figlia. Lui, dal canto suo, si è sempre difeso sostenendo che quello era il suo modo di proteggerla. L’ha sempre allenata come un marines, ha detto lui stesso al Corriere della Sera, raccontando che durante gli allenamenti «lei piangeva, mia moglie voleva ammazzarmi. Ma per fare la professionista ci vuole forza fisica e una mentalità di ferro». Ecco spiegato, quindi, perché papà Sergio ci tenga così tanto alle sue performance. Forse addirittura troppo, visto quello che è successo.

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