Sinner, c’è puzza di imbroglio: accuse pesantissime

Sinner, le accuse rivolte non lasciano spazio ad alcuna interpretazione: c’entra anche Jannik, ecco perché.

Ce l’ha sempre con qualcuno. O meglio, qualcuno ce l’ha sempre con lui, a sentire Holger Rune. Non è la prima volta che il danese dà di matto, ma è opinione comune che stavolta abbia veramente esagerato. Tutto è successo a Madrid, durante il Masters 1000 in corso alla Caja Magica.

Sinner, c'è puzza di imbroglio: accuse pesantissime
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

La striscia negativa del nativo di Gentofte continua: l’ex pupillo di Boris Becker è uscito già al terzo turno, dopo tre set di fuoco contro Tallonn Griekspoor. Prima ancora aveva vinto, sempre in tre parziali, contro l’argentino Mariano Navone. In quell’occasione però aveva fatto fuoco e fiamme, nel vero senso della parola, improvvisando uno “show” che è già destinato a passare alla storia. Tra le tante piazzate fatte in campo dai tennisti, infatti, quella di Rune sarà ricordata per sempre come una delle peggiori.

Nel momento più concitato della partita, sul fine dell’ultimo set, Holger ha lanciato delle accuse pesantissime agli organizzatori del torneo iberico. Fino ad allora il match era stato tutt’altro che semplice e la testa di serie numero 11 era più volte andata in difficoltà. Da qui la convinzione che stessero cercando di imbrogliarlo. Sì, avete capito bene. Imbrogliare.

Sinner, furia in campo: dito puntato contro il torneo

È questa l’accusa che Rune ha mosso nei confronti dei padroni di casa, rei, a suo dire, di averlo sabotato. “Il torneo sta cercando di imbrogliarmi, non hanno messo una corda alla mia racchetta“, ha detto al giudice di sedia, insistendo più e più volte.

Sinner, c'è puzza di imbroglio: accuse pesantissime
Holger Rune (LaPresse) – ilveggente.it

Non che quello che ha fatto ci abbia stupiti più di tanto, intendiamoci. Il bad boy di Gentofte è tutt’altro che nuovo alle polemiche, avvezzo com’è agli scontri e agli show in pubblica piazza. Ora ce l’ha con il pubblico, ora con gli avversari o con il giudice di sedia: è sempre in grado di trovare un pretesto, insomma, per movimentare un po’ le cose e per fare sfoggio del suo carattere un po’ fumantino.

Poco più di una settimana prima aveva puntato il dito, una volta incassata la sconfitta dal nostro Jannik Sinner, contro l’Atp: “Non mi hanno messo nelle migliori condizioni, non mi hanno lasciato abbastanza riposo. E il giudice di sedia ha sbagliato una chiamata cruciale”. Già allora, comunque, la lista di provocazioni e di polemiche era lunghissima, perché Rune, in buona sostanza, ha dato spettacolo sin dal primo giorno del suo ingresso nel circuito maggiore. Perché guai ad ammettere di essere il solo responsabile delle proprie sconfitte: in un modo o nell’altro, è sempre colpa del prossimo…

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