Berrettini e Sinner si sfidano su un campo nuovo: i numeri parlano chiaro

Berrettini e Sinner, nuova sfida in corso: ecco chi è il favorito e perché i numeri ci raccontano che non c’è storia. 

Con 9 milioni di follower, Novak Djokovic resta il tennista più amato sui social network. Ma c’è qualcuno che, nel giro di pochissimi giorni, si è reso protagonista di un boom mediatico senza precedenti. Qualcuno che ha visto i suoi canali social crescere in maniera esponenziale, giorno dopo giorno.

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Stiamo parlando di Matteo Berrettini, ovviamente, che dopo l’impresa di Wimbledon è ufficialmente entrato a far parte dell’Olimpo degli atleti italiani più apprezzati. Il Bel Paese è pazzo di questo tennista dal faccino pulito, con la stoffa del campione, che sul prato londinese si è battuto affinché Nole non avesse vita facile.

Poco importa se alla fine, a trionfare, sia stato il serbo. Il nostro Berrettini ce l’ha messa tutta, fino all’ultimo istante, guadagnandosi la stima e la riconoscenza del pubblico italiano. Ecco spiegato, quindi, perché, dall’oggi al domani, il suo profilo Instagram abbia letteralmente fatto il botto.

Berrettini, non c’è gara: sui social network è lui il re

Roland Garros
©Getty Images

Il finalista dell’ultimo Wimbledon, al 31 luglio 2021, vanta 899mila follower. Più del doppio di quelli che seguono, invece, un atleta che, seppur altrettanto promettente, è forse stato messo in ombra dallo stesso Matteo. Parliamo di Jannik Sinner, il tennista di San Candido sul quale erano puntati i riflettori prima che esplodesse la Berrettini mania.

Lui di fan ne ha “soltanto” 408mila. I suoi post viaggiano bene sui social, ma non quanto quelli del 25enne originario della Capitale. Ogni contenuto postato dal finalista di Wimbledon riceve in media tra i 100mila e i 600mila like, almeno da quando, sfidando Djokovic, anche gli italiani poco esperti di tennis si sono accorti di lui.

Nel suo momento di massima popolarità, a margine del Masters 1000 di Miami dell’aprile scorso, Sinner ne riceveva invece da un minimo di 40mila ad un massimo di 110mila. Il divario numerico tra i due non ci stupisce affatto: Matteo ha brillato di luce propria in una vetrina ben più prestigiosa ed era del tutto ovvio, quindi, che fosse destinato a diventare un fenomeno social.

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