Matteo Berrettini e Ajla Tomljanovic: perché tra i due la più sportiva è lei

Matteo Berrettini, la sua Ajla torna a casa dopo l’esperienza a Tokyo 2020. Ti sveliamo perché lei è molto più sportiva del tennista romano. 

Ajla Tomljanovic, a quest’ora, dovrebbe essere rientrata a casa sua. Sarà con il suo Matteo Berrettini, probabilmente, essendosi finalmente ricongiunti dopo oltre una settimana di lontananza. Lei era andata in Giappone a battersi per vincere una medaglia olimpica. Mentre lui, come ormai noto, non ha potuto prendere parte ai Giochi di Tokyo 2020.

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Il tennista romano non l’aveva presa per niente bene, questa rinuncia. Ma, purtroppo, c’è stato ben poco da fare: l’infortunio rimediato a Wimbledon non gli ha permesso di partecipare. E così, dopo aver dato il “triste” annuncio sui social, si è ritirato a vita privata senza più pubblicare nulla.

La sua fidanzata, invece, ha fatto i bagagli ed è partita alla volta di Tokyo, felice di cimentarsi in una nuova avventura. Alla fine non ce l’ha fatta, Ajla Tomljanovic, a conquistare una medaglia. Una Svitolina che all’inizio non era apparsa in formissima si è resa protagonista di una rimonta formidabile, battendo l’atleta croata naturalizzata australiana.

Matteo Berrettini e l’ottimismo della sua Ajla

Matteo Berrettini
(Instagram)

La tennista si è così rimessa in volo per tornare dal suo fidanzato, tra le cui braccia si presume si trovi ora. Anche per consolarlo, visto e considerato che Berrettini, come aveva riferito il suo stesso coach, era intrattabile e disperato per via della mancata partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Certamente più sportiva di lui è stata invece Ajla, che qualche ora fa, su Instagram, ha voluto dire la sua su come sono andate le cose in Giappone. Rivelando, in questo modo, di saper vedere il bicchiere mezzo pieno e di essere felice comunque, anche se le cose non sono andate come lei e i suoi fan avevano sperato.

“Non è andata per il verso giusto, ma sono felice di aver fatto del mio meglio – scrive la Tomljanovic – Grazie Tokyo per aver reso possibile la realizzazione di questo sogno di bambina. Buona fortuna agli australiani ancora in gara”.

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