Euro 2020, la mascotte dell’Italia ha fatto breccia sugli amanti dei cani

Euro 2020, un pastore maremmano-abruzzese sarà la mascotte degli Azzurri nell’avventura che avrà inizio venerdì 11 giugno. 

Un galletto, svariati conigli e perfino un leone. Le mascotte degli Europei hanno avuto, negli anni, le sembianze più disparate. C’è stato addirittura un burattino di legno che strizzava l’occhio a Pinocchio, prima che qualcuno decidesse di concentrarsi sull’universo animale.

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La mascotte che l’Italia ha voluto creare quest’anno, per sopperire all’assenza di quella “ufficiale”, rispetta in toto questa tendenza. Sarà infatti un buffo pastore maremmano-abruzzese, dagli occhi dolcissimi, a tenere compagnia agli Azzurri in questa nuova avventura degli Euro 2020. E sarà una mascotte d’eccezione, dal momento che è “figlia” di un personaggio illustre.

Il tenero pastore maremmano-abruzzese che indossa la maglia ufficiale della Nazionale è opera nientepopodimeno che di Carlo Rambaldi. Il bozzetto di questa mascotte era nel book che, nel 2007, l’effettista e artista italiano aveva consegnato al presidente della FIGC Gabriele Gravina. Ed è parso azzeccatissimo per gli Europei che avranno inizio venerdì.

Euro 2020, ecco perché Rambaldi scelse quel cane

Euro 2020
(Instagram)

Negli appunti che corredavano il disegno, Rambaldi aveva spiegato come mai avesse deciso di optare per quella razza canina in particolare: “È un cane dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano – scriveva – e la sua storia è intimamente legata alla storia millenaria della nostra terra e delle sue genti, adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità”.

Un cane che simboleggia la forza del gruppo, la fedeltà e la competitività, quindi, qualità di cui gli Azzurri confidano di dare sfoggio in campo, durante l’attesissimo torneo. Il progetto è stato messo a punto con il contributo dei figli di Carlo Rambaldi, ovvero Victor e Daniela, titolari della Fondazione a lui dedicata.

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