Stop a Serie A e sport: tv e carta stampata di settore in crisi

La diffusione del coronavirus ha fermato tantissime attività umane nel mondo, comprese quelle sportive e naturalmente la Serie A di calcio. In Italia, in particolare, il blocco dello sport più popolare ha conseguentemente penalizzato un settore al quale esso è strettamente legato: quello delle televisioni e della carta stampata.

I mezzi di comunicazione che seguono abitualmente le vicende calcistiche, infatti, sono numerosi. L’assenza di eventi da seguire sta comportando seri problemi per i media specializzati.

Una recente indagine compiuta da Italia Oggi ha posto l’accento proprio su questa situazione. Analizzando i dati forniti dall’Auditel, il giornale economico, giuridico e politico ha scoperto che Sky, nota piattaforma televisiva, ha perso numerosi contatti. Il crollo maggiore ha riguardato Sky Sport Uno, solitamente dedicato alle partite di calcio più importanti: nello scorso mese di marzo, infatti, i suoi ascolti sono diminuiti del 56% rispetto a un anno prima. Sempre nello stesso periodo del 2020, Sky Sport 24, canale dedicato all’informazione sportiva, ha limitato i danni soltanto parzialmente, attestandosi sul -29%.

Durante questo mese di aprile, peraltro, la situazione è ulteriormente peggiorata. Il calo registrato da Sky Sport 24 è stato del 70%, mentre quello di Sky Sport Uno è arrivato addirittura a toccare l’89%.

Ricordiamo che tutti i dati sopra riportati sono riferiti alle ventiquattro ore giornaliere.

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Stop alla Serie A e allo sport: giornali di settore in crisi

Anche i quotidiani sportivi sono in grande difficoltà. L’intero settore della carta stampata, oltretutto, era già da tempo alle prese con una grave crisi.

Non ci sono ancora dati ufficiali, ma Italia Oggi ha calcolato che, in base a stime di mercato, la vendita delle copie della Gazzetta dello Sport, del Corriere dello Sport e di Tuttosport è ulteriormente calata rispetto a un anno fa: si parla di una diminuzione compresa tra il 50% e il 60%.

Una crisi resa ancora maggiore dalla diffusione di copie digitali gratuite condivise con grande facilità tramite Telegram.

Un ulteriore slittamento della ripresa dell’attività agonistica rischierebbe non solo di mettere ancor più in difficoltà tanti club, ma anche di continuare a danneggiare tv e giornali di settore.

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