Jannik Sinner accolto a Shanghai con un omaggio speciale: l’organizzazione del Masters 1000 gli ha dedicato una statua di terracotta.
C’era un omaggio curioso e decisamente sorprendente ad attendere Jannik Sinner a Shanghai. L’organizzazione del Masters 1000 cinese, iniziato dopo il trionfo del campione azzurro a Pechino, ha deciso di dedicargli una statua di terracotta.

La “cerimonia” di presentazione è stata immortalata in un video che in poche ore è diventato virale sui social, scatenando una marea di commenti da parte dei tifosi. Sorridente e un po’ incredulo, certamente sorpreso dall’idea degli organizzatori, Sinner ha osservato con attenzione la scultura che lo raffigurava, lasciandosi andare a una battuta che ha subito scatenato l’ilarità dei presenti.
“Lui sembra decisamente più forte”, ha scherzato il numero 2 del mondo, indicando il suo alter ego di terracotta. Non sono mancati i momenti di stupore e curiosità: Jannik ha voluto toccare la statua e immortalare la scena con una foto sul proprio telefono, posando di buon grado accanto all’insolita statua che gli organizzatori dell’appuntamento di Shanghai hanno voluto dedicargli.
Sinner guerriero di terracotta: sorpresa a Shanghai
La statua di terracotta ha un valore che va ben oltre quello meramente artistico. Oltre a rappresentare un gesto di omaggio nei suoi confronti, è un segno della popolarità crescente che Sinner sta riscuotendo ovunque, adesso perfino in Asia.
Jannik Sinner e la sua statua di terracotta – non così fedele all’originale 😂 – a Shanghai 🗿 pic.twitter.com/xqsk4sn68W
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) October 2, 2025
Un riconoscimento insolito ma apprezzatissimo, che testimonia quanto il ventitreenne altoatesino sia ormai percepito come una delle icone globali del tennis, capace di andare oltre i confini sportivi.
Se sul campo, da qui in avanti, dovrà cercare di sorpassare Carlos Alcaraz e di riprendersi la vetta del ranking Atp, fuori dal campo Sinner può già dire di aver vinto: essere trasformato in “guerriero di terracotta” è un privilegio che pochi atleti hanno potuto vivere, e che racconta meglio di ogni classifica la sua ascesa planetaria.





