Simone Vagnozzi annuncia l’addio con un post sui social network: pioggia di reazioni per l’allenatore che ha portato Jannik Sinner al vertice.
“Mi è preso un infarto”. Il commento di questo utente è perfettamente rappresentativo del brivido che sicuramente sarà corso lungo la schiena alla maggior parte dei tifosi azzurri che, nelle scorse ore, si sono imbattuti sui social in un certo post. Quello, cioè, di Simone Vagnozzi, che sappiamo essere, da tempo, il coach di Jannik Sinner.

L’allenatore ha voluto comunicare la sua decisione e lo ha fatto servendosi del suo profilo Instagram, inconsapevole (o forse no?) del fatto che in prima battuta sarebbe stato probabilmente frainteso da buona parte del popolo del web. Il perché è presto detto: non si può negare, infatti, che l’incipit del suo annuncio abbia fatto pensare un po’ a tutti, o quasi, che si stesse riferendo proprio al suo pupillo.
“Dopo una lunga riflessione – il messaggio di Vagno inizia così, capirete bene, dunque, il motivo per cui per poco non ci è preso un coccolone – ho deciso di lasciare il mio ruolo all’interno dell’accademia Maggioni tennis team e lo faccio a malincuore. Purtroppo, con i miei impegni professionali sempre più fitti e intensi, non riesco più a garantire la qualità e l’attenzione che questo progetto richiede!”.
Vagnozzi se ne va: il post sui social e l’addio
Nel dire addio alla Maggioni, ha anche aggiunto: “Sono incredibilmente orgoglioso di quello che abbiamo costruito in questi anni con il presidente Afro Zoboletti, La stima e il rispetto che ho per lui non cambieranno mai. Adesso lascio il testimone a tutto lo staff. So che faranno un lavoro eccezionale e che i nostri ragazzi sono in ottime mani. Faccio il mio più grande in bocca al lupo al team e a tutti gli atleti. Per il circolo ci sarò sempre. Questo non è un addio, ma un arrivederci”.

Spiace che le nuove leve dell’accademia in questione debbano fare a meno dell’allenatore che ha portato Sinner in vetta all’Olimpo, ma tant’è. Essere il coach del numero 2 del mondo, soprattutto in previsione del prossimo anno, quando Darren Cahill sarà un po’ meno presente, è un impegno che richiede tutta la concentrazione possibile.
Si è trattato dunque, in definitiva, solo di un addio a metà: non al tennis, non al suo ruolo di coach di Sinner, ma all’incarico a San Benedetto del Tronto che negli ultimi anni gli aveva permesso di restare vicino ai ragazzi dell’accademia. Possiamo tirare tutti, adesso, un sospiro di sollievo.





