Il caso Clostebol è alle spalle e Jannik Sinner ha deciso di reintegrare nel suo team il preparatore atletico Umberto Ferrara con effetto immediato.
Quando, alle porte di Wimbledon, è trapelata la notizia dell’addio di Jannik Sinner a Marco Panichi e Ulises Badio, i tifosi sono trasecolati. Era del tutto legittimo, del resto, chiedersi, in quel momento, come potesse aspirare a vincere uno Slam senza avere con sé un preparatore atletico e un fisioterapista. I fatti ci hanno smentiti, così come smentite sono state tutte le ipotesi messe sul piatto nel tentativo di giustificare questa drastica decisione.

Se ne sono dette e scritte di tutti i colori. Che la “colpa” fosse di Panichi, innanzitutto, e del fatto che avesse rilasciato delle dichiarazioni non concordate nel corso di alcune interviste. E probabilmente è vero, sì, che questa cosa possa aver turbato il numero 1 del mondo, notoriamente discreto e riservato, ma potrebbe esserci dell’altro dietro questo improvviso ed inaspettato cambio di rotta.
Qualche ora fa, con un comunicato secco e conciso, il campione di San Candido ha fatto sapere di aver fatto un passo indietro. Ha riassoldato nel suo team Umberto Ferrara, il preparatore atletico che era stato allontanato, insieme al fisioterapista Giacomo Naldi, nello scorso mese di settembre, per via dei fatti legati alla contaminazione da Clostebol.
Ferrara torna nel team di Sinner: galeotto fu l’assist di Berrettini
Una notizia che ha colto tutti di sorpresa, un po’ controcorrente, se vogliamo, ma legittima e anche giusta. Il coinvolgimento di Ferrara, del resto, era del risultato del tutto marginale: pare che il preparatore atletico si fosse limitato a suggerire l’uso della pomata della discordia a Naldi, affinché curasse una ferita, raccomandandosi però che la stessa entrasse in contatto con Jannik.

Come sia andata in seguito oramai lo sanno tutti, ma se per Sinner è acqua passata allora lo è anche per noi. I due ricominceranno a lavorare insieme sin da subito, già a Cincinnati, come si apprende dal comunicato: “Umberto ha ricoperto un ruolo importante nella crescita di Jannik – si legge nella nota diffusa a mezzo stampa – e il suo ritorno riflette un rinnovato focus sulla continuità e sulla performance ai massimi livelli”.
C’è un retroscena interessante, ancora, dietro la notizia annunciata dal campione azzurro. Ferrara, che ha lavorato per un breve periodo con Matteo Berrettini, avrebbe dovuto iniziare a collaborare con Federico Cinà. Ma la chiamata di Jannik, unita al fatto che, si sa, si torna sempre dove si è stati felici, ha d’improvviso stravolto i piani di tutte le persone coinvolte.





