La cancellazione dal main draw dell’Atp 250 di Gstaad ha allungato delle ombre nerissime sul futuro del tennista romano Matteo Berrettini.
Le avvisaglie di un possibile ritiro c’erano tutte. Col suo allenatore in vacanza, del resto, era abbastanza scontato che non si stesse allenando. E non sappiamo per quanto tempo ancora resterà a guardare, come se non bastasse, considerando che, quando ha lasciato l’All England Club, lo ha fatto con l’amaro in bocca.

Ci sono rimaste bene impresse, in effetti, le dichiarazioni che Matteo Berrettini ha rilasciato dopo la dolorosissima sconfitta subita al primo turno di Wimbledon per mano di Kamil Majchrzak. “Sono un po’ stanco di rincorrere sempre qualcosa – aveva detto il tennista romano – Per questo dicevo che devo prendermi dei giorni di riflessioni. Stare in campo così non è proprio quello che voglio. Non so cosa mi aspetta. Non voglio creare allarmismi ma ci sta un po’ di stanchezza, ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere e capire dove andare“.
L’ex numero 6 del mondo è stato di parola. Del tempo voleva e del tempo si è preso, tanto è vero che, nelle scorse ore, si è cancellato dal tabellone principale dell’Atp 250 di Gstaad. Una scelta che gli sarà pesata molto, considerando che era campione uscente di quel torneo e che difendere i punti vinti lo scorso anno sarebbe potuto essere vitale per lui.
Berrettini come Fognini: l’annuncio è nell’aria
Rinunciando anche a quelli, ha di fatto vanificato tutti i sacrifici della prima parte della stagione. Era riuscito a tornare in top 30, ma i risultati dell’ultimo periodo, uniti al ritiro da Gstaad, lo sbatteranno ben presto fuori dalla cerchia dei primi 40.

Una crisi che potrebbe non essere in grado di gestire per tempo, soprattutto alla luce del suo umore sotto i piedi. Ed è proprio per questo motivo che sono in tanti a pensare che Berrettini sia sulle orme di Fabio Fognini e che, quanto prima, come il tennista di Arma di Taggia, anche lui annuncerà il ritiro dal circuito maggiore.
Si tratta più che di un’ipotesi, in realtà, ma di un invito. Impazzano sui social, infatti, i commenti – deleteri – da parte di pseudotifosi che hanno pensato bene, in queste ore, di massacrare Matteo, anziché di sforzarsi di capire il momento e ricordarsi che anche i tennisti belli e ricchi possono sperimentare stati di tristezza, ansia e frustrazione. E la sola speranza, a questo punto, è che Berrettini riesca ancora una volta a trovare la forza per reagire e per dare a tutti loro il benservito.





