Jannik Sinner, l’annuncio ufficiale capovolge la prospettiva e ci permette di analizzare la faccenda sotto un’altra luce: l’occasione è assai ghiotta.
Quella di vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto, è una vera e propria arte. Un’arte in cui Jannik Sinner dovrà perfezionarsi, onde riuscire a vedere ciò che di buono potrebbe eventualmente nascondersi nella situazione paradossale che si è ritrovato, suo malgrado, a vivere.

Il tennista altoatesino dovrà rimanere fermo ai box, come noto, per ben tre mesi. Questi i termini della squalifica che ha concordato di concerto con la Wada, che in assenza di un accordo lo avrebbe sospeso, probabilmente, per un periodo di tempo compreso tra uno e due anni. Ha scelto il male minore, insomma, e tutto si può dire tranne che la sua decisione, per quanto sicuramente dolorosa, non sia stata estremamente saggia. Meglio 90 giorni senza tennis che 12, o addirittura 24, mesi.
Anche perché, come dicevamo pocanzi, qualcosa di buono si potrebbe anche ricavare, da questa bruttissima vicenda. E ne è convinto Massimiliano Ambesi, voce tecnica di Eurosport, che, nei giorni scorsi, intervenendo a TennisMania, ha condiviso con il conduttore Dario Puppo una riflessione molto interessante sulla vicenda che ha toccato il nostro Sinner.
Sinner, non tutti i mali vengono per nuocere
Riallacciandoci a quanto detto in precedenza, si nota subito quanto sia abile, Ambesi, a vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché è riuscito a trovare qualcosa di positivo, appunto, anche nella squalifica del numero 1 del mondo, che in questi 3 mesi salterà ben 4 dei 9 Masters 1000 della stagione. Mentre potrà disputare, per fortuna, tutti gli Slam del 2025.

“Al di là di tutto il lavoro che verrà fatto sulla preparazione atletica – questo il suo pensiero – che avverrà sicuramente in maniera certosina, lui ha del tempo per aggiungere ancora qualcosa magari al servizio, un colpo molto allenabile in questo periodo. Potrà ricaricare le pile ed eliminare ogni tipo di tossina. Quando potrà ricominciare ad allenarsi con dei veri sparring partner credo che possa presentarsi al meglio della condizione mentale e avrà questo mese per preparare i tornei che arriveranno”.
“Alla fine dispiace – ha osservato il commentatore di Eurosport – ma non è escluso che effettivamente gli venga dato un vantaggio. Due mesi per lavorare magari sul servizio e aggiungere ancora qualcosa in più oltre a quello che man mano è stato sommato negli ultimi due anni, ma quando ti capitano?“.





