Berrettini in Cassazione: sentenza spietata per il tennista

Berrettini, le accuse rivolte al tennista romano sono abbastanza pesanti: lo sportivo è al terzo grado di giudizio.

Melissa Satta sta a Matteo Berrettini come Anna Kalinskaya sta a Jannik Sinner? Niente affatto. Quest’equazione non regge. La tennista russa, dice il popolo dei social, non sarà mai come la “sciupasportivi” che in tanti sono convinti abbia “rovinato” (?) prima Kevin Prince Boateng, poi il romano con il quale ha rotto a ridosso di San Valentino.

Berrettini in Cassazione: sentenza spietata per il tennista
Matteo Berrettini (LaPresse) – ilveggente.it

Questo perché la bella Anna, che sarebbe secondo i pettegolezzi la nuova fiamma dell’altoatesino, giocando a sua volta a tennis non si permetterebbe mai di intralciare i piani dell’azzurro. Lei lo capisce, sostengono in tanti, ragion per cui la loro relazione non è destinata a compromettere in alcun modo la carriera dell’attuale numero 2 del mondo. Ed ecco spiegato, quindi, perché tutti facciano il tifo per questa nuova, ma ancora solo presunta, coppia sportiva.

Anche Luca Bottazzi, professore universitario ed ex tennista, oltre che autore di Break Point è convinto che non sia alcuna analogia tra le due love story che stiamo mettendo a confronto. E anzi, ha colto la palla al balzo, durante l’intervista che ha rilasciato a Mowmag, per tirare una bella stoccata al campione romano, reduce dall’ennesimo forfait per ragioni che non sono effettivamente del tutto chiare.

Berrettini, sull’erba come in tribunale: verdetto pesantissimo

“Tanto per cominciare Sinner sta con una sua collega, oltre a essere in una fase della sua carriera totalmente opposta rispetto a quella in cui Berrettini stava con Melissa Satta. Sinner è lanciato verso il numero 1 del mondo, mentre Berrettini non stava più giocando per via degli infortuni”.

Berrettini in Cassazione: sentenza spietata per il tennista
Melissa Satta (LaPresse) – ilveggente.it

“Visto che Sinner viene dalla montagna – ha osservato ancora – facciamo una metafora: lui si sta arrampicando verso la vetta, mentre l’altro, ovvero Berrettini, fa la discesa libera”. Ironicamente ha poi invitato il cronista di Mowmag a chiamare la trasmissione Chi l’ha visto per indagare su cosa stia realmente accadendo a Matteo. Per poi dirsi scettico rispetto all’ipotesi che il finalista di Wimbledon 2021 torni in campo in tempo per la stagione sull’erba.

“Sì, questa è la speranza – ha detto in riferimento a ciò – ma l’erba per Berrettini rappresenta il terzo grado di giudizio, ovvero la Cassazione. Se non performa neanche sull’erba, la credibilità di un suo rientro ai vertici sfuma quasi totalmente. Se si dovesse ritirare anche sull’erba, allora si potrebbe andare tutti allo zoo comunale a vedere cosa fanno le bestie feroci e gridare aiuto aiuto è scappato il leone, per vedere di nascosto l’effetto che fa”.

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