Sinner, lo scivolone social è un assist agli hater: la “maledizione” di Vienna

Sinner, l’errore social gli costerà caro e amaro. Gli haters non aspettavano altro: quando la natura chiama…

Le ha spuntate tutte, le voci che aveva inserito nella sua lista di cose da fare nel 2023. È tornato in top ten, per cominciare, anche se in realtà ha fatto molto di più. Ha eguagliato il record di Adriano Panatta e si è spinto fino alla quarta posizione del ranking Atp, a un passo dalla vetta.

Sinner, lo scivolone social è un assist agli haters: la "maledizione" di Vienna
Jannik Sinner (AnsaFoto) – ilveggente.it

Tra i suoi obiettivi c’era, poi, quello di centrare le Finals. Anche in questo caso, è andata alla grande. Ha fatto così tanto e così bene, in questi ultimi mesi, che la qualificazione aritmetica è arrivata già qualche settimana fa. Potrà quindi dormire sonni tranquilli fino alla fine della stagione, a differenza di altri suoi colleghi che non sanno ancora, invece, se potranno gareggiare o meno a Torino al torneo dei Maestri. Tutto sommato, insomma, meglio di così non poteva andare. Ci sono ancora un paio di appuntamenti d’un certo rilievo all’orizzonte, primo fra tutti il Masters 1000 di Parigi-Bercy, ma quello che doveva dimostrare lo ha già abbondantemente dimostrato. E non resta, ora, che cogliere i frutti del suo duro lavoro.

Ci saranno poi le Finals di Coppa Davis, in vista delle quali il numero 1 d’Italia è già stato pre-convocato. Le polemiche derivanti dalla sua assenza alla fase a gironi si sono attenuate, ma tutti si aspettano, ora, che voli a Malaga e indossi la maglia azzurra per far fare bella figura al suo Paese. Peccato solo per quello scivolone social che ha “tradito”, ancora una volta, la sua buona fede.

Sinner, galeotta fu l’intervista

Sinner sarà impegnato, in questi giorni, sul cemento indoor di Vienna, in un torneo che gli è particolarmente caro e nell’ambito del quale si è sempre difeso alla grande. Un appuntamento che “sente” molto e a causa del quale, proprio due anni fa, era stato punzecchiato dal popolo dei social.

Quando, nel 2021, Jannik aveva fatto il suo ingresso al Wiener Stadthalle, lo speaker non lo aveva presentato come un giocatore italiano. Aveva sottolineato, di contro, il fatto che provenisse dal Sudtirol. E c’è di più: mentre giocava, il pubblico lo incitava in tedesco, cosa che aveva dato il là ai detrattori per mettere ancora una volta in dubbio la nazionalità di Sinner, nato al confine tra Italia ed Austria. Che la cultura austriaca sia più forte di quella italiana a certe latitudini è risaputo e lo dimostra appunto lo “scivolone” di cui si è reso protagonista il tennista nelle scorse ore.

A Sinner e a molti altri atleti del main draw è stato chiesto, a margine del torneo, con quale collega avrebbe voluto fare un’esperienza di camping in Austria. Al momento di rispondere, Jannik ha fatto un po’ di confusione e ha iniziato automaticamente a parlare in tedesco, la sua prima lingua, anziché in inglese. E non c’è niente di male, per carità. Anzi, la cosa è piuttosto divertente e ci dimostra che quando la natura chiama, non c’è niente da fare. Con buona pace degli haters, che anche rispetto a questo piccolo errore di distrazione troveranno, certamente, qualcosa da ridire.

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