Inzaghi non adatto a dirigere l’Inter, Orrico: “Simone è un violinista”

Con una similitudine musicale, Corrado Orrico, ex allenatore dell’Inter, ha paragonato Simone Inzaghi a un violinista: troppo delicato per gestire il marasma nerazzurro.

Corrado Orrico è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare della crisi che sembra accomunare tutte le inseguitrici del Napoli e in particolare l’Inter di Inzaghi.

Simone Inzaghi "il violinista" www.ilveggente.it
Simone Inzaghi ©️LaPresse

L’ex allenatore di Carrarese, Brescia e Inter è partito da un’analisi della stagione del Milan, definendo un pasticcio la gestione di Leao. “Un pasticcio, il Milan ha un atteggiamento concreto direi verso le spese e il denaro in generale. Sarà dura sborsare i soldi per la famosa sentenza, dovranno però fare i conti anche con il valore del giocatore che è essenziale per una squadra come il Milan. Non so come andrà a finire: o paga quei soldi il Milan o perde Leao, una delle due”, ha spiegato l’ottantaduenne Orrico.

Poi un giudizio sulla sua ex squadra, l’Inter. “Negli ultimi tempi ci sono state tante Inter, quella di Inzaghi può vincere e perdere tutte le partite. Partite eccellenti ne ha fatte alcune, partite brutte ne ha fatte diverse. Non ci sono sicurezze, non mi sento di dire che vincerà ma nemmeno che perderà contro il Porto. La storia dell’Inter, tranne quando ha avuto tecnici di estrema concretezza come Mourinho e Conte, è di una fantasia a cui Inzaghi non ha saputo porre rimedio“.

La fantasia“, ha chiosato l’intervistato, “è la caratteristica principale dell’Inter, e Inzaghi non ha saputo trovare costanza”. Orrico allenò l’Inter nel 1991, in sostituzione di Trapattoni. Provò a introdurre la zona, in tempi in cui questo tipo di gioco era considerato tabù, e i risultati furono deludenti.

Orrico bolla Inzaghi: “È un violinista, inadatto all’Inter”

Non credo che Inzaghi sia un tecnico ideale per un ambiente come quello dell’Inter. Io lo chiamo il violinista“, ha continuato Orrico riferendosi a Simone Inzaghi. “Lui è un personaggio che sta sopra un po’ alle vicende pratiche della vita per come lo vedo, mentre ad Appiano Gentile c’è un virus che tiene l’Inter sempre sul filo tra il perdere e vincere i campionati. La rosa dell’Inter è di primissimo ordine, ha valori, però questo virus la tiene in sospeso rispetto alla praticità a meno che non arrivi qualche animalaccio, in senso buono, alla Mourinho che sono ottimi tecnici ma con un atteggiamento pratico, quasi rustico”.

Simone Inzaghi "il violinista" www.ilveggente.it
Inzaghi ©️LaPresse

Lukaku è un giocatore che per struttura di pensiero ha bisogno di equilibri assoluti, quest’anno invece ha avuto qualche problema fisico di troppo e la presenza di Dzeko che non lo ha tranquillizzato. Infatti lo vedo confuso“, ha concluso l’allenatore. “Non è quell’esuberante poderoso che era l’anno scorso o due anni fa, poi la vicenda del ritorno in Inghilterra gli ha portato secondo me un po’ di confusione mentale di cui non aveva bisogno. Io lo vedo confuso”.

Infine sulla Roma: “Sono venuti fuori gli aspetti peggiori in questo momento di Mourinho, il voler vincere per forza. Non è che la Roma abbia fatto niente di male, ha avuto giusto qualche incertezza o errore grossolano, ma faticosamente sta facendo il suo campionato. Giustamente però Mourinho non vede la squadra come vorrebbe e quindi è nervoso“.

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