Sinner beccato a Monte Carlo col nuovo coach: Piatti è già dimenticato

Sinner è stato avvistato nel Principato di Monaco con un nuovo allenatore. Ecco di chi si tratta e perché l’altoatesino ha scelto lui.

Jannik Sinner non ha perso tempo. La bomba è appena stata sganciata, ma lui ha già trovato un sostituto disposto a prendere l’ambitissimo posto di Riccardo Piatti. Solo temporaneamente, s’intende. Scegliere il nuovo coach, d’altronde, è un’operazione che richiede tempo e un’accurata riflessione. Non lo si può fare dalla sera alla mattina.

Sinner
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Per il momento, però, ha deciso di tamponare l’emergenza affidandosi alle mani sapienti di Simone Vagnozzi. Come ha riferito in esclusiva LiveTennis, l’altoatesino si starebbe allenando insieme a lui in quel di Monte Carlo. L’appuntamento di Dubai è alle porte e dopo il Covid non poteva permettersi di perdere neanche un solo minuto.

Pare inoltre che siano completamente soli. Non c’è nessuno del team di Piatti nel Principato di Monaco, il che non fa altro che avvalorare l’ipotesi che sta circolando in queste ore con una certa insistenza. Quello tra Sinner e il suo coach potrebbe essere davvero un divorzio definitivo.

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Ma chi è Vagnozzi, il coach che ha preso sotto la sua ala protettrice il giovane talento di San Candido? È colui il quale, per intenderci, era accanto a Marco Cecchinato nel momento migliore della sua carriera. Era lì anche in quell’indimenticabile Roland Garros che permise al tennista di raggiungere il suo best ranking.

Ebbe ottimi risultati anche lavorando con Stefano Travaglia, per cui si tratta di un allenatore che sa il fatto suo. Non è dato sapere, tuttavia, se Sinner stia progettando un futuro insieme a lui o se si tratti semplicemente di una soluzione provvisoria. La Gazzetta dello Sport riferisce che lo affiancherà almeno fino ai Masters 1000 americani, coinvolgendo probabilmente anche tutti gli altri membri del team, incluso il fisioterapista Ferrara.

Di certo c’è solo che il 21 febbraio prossimo il numero 10 del mondo scenderà in campo dopo una sosta durata più del previsto. Avrebbe dovuto riposare e tornare in occasione del torneo di Rotterdam, ma il Covid lo ha tenuto fermo ai box costringendolo a saltare sia l’appuntamento nei Paesi Bassi che quello di Marsiglia.

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