Ajla Tomljanovic, la gelosia è “servita” | Il retroscena su Berrettini a Sanremo

Ajla Tomljanovic, il dietro le quinte di Berrettini ospite a Sanremo impensierisce la tennista fidanzata col martello italiano.

Tra le 22:44 e le 23:20 circa di ieri sera, mezza Italia si è precipitata a vedere chi fosse. Tutti all’improvviso hanno avuto voglia di scoprire che faccia avesse questa Ajla dal cognome impronunciabile che, beata lei, ha rubato il cuore di Matteo Berrettini, super ospite della serata inaugurale di Sanremo.

Ajla Tomljanovic
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Lei non era all’Ariston. Ha lasciato Melbourne prima ancora di poter vedere il suo fidanzato in semifinale per via degli impegni, improrogabili, legati alla sua carriera tennistica. Ora si trova in Florida e si sta allenando senza sosta, ma tra poco farà tappa in Europa per un nuovo Wta.

Volerà a San Pietroburgo, dove incrocerà anche l’italiana Camila Giorgi, ma non avrà modo di vedere il suo bel Matteo. Quando lei arriverà in Russia lui partirà per Rio de Janeiro, in vista dell’Atp 500 che si giocherà ai piedi del Corcovado.

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Di quanto sia difficile vivere questa relazione a distanza, con il tennis che li porta a giocare ai due capi opposti del globo, ne ha parlato lui stesso durante la chiacchierata con Amadeus. Ignaro, forse, di quanta gelosia stesse presumibilmente covando in quel frangente la sua fidanzata Tomljanovic.

Per un’ora su Twitter c’è stato solo lui. Berrettini in tutte le salse. E prima ancora che il numero 6 del mondo salisse sul palcoscenico, per le strade di Sanremo s’era consumato un altro episodio che avrà certamente destato qualche preoccupazione in Ajla, notoriamente gelosa del suo bel fidanzato italiano. Nonostante sia evidente, con buona pace delle sue fan, che lui non abbia occhi che per lei.

La città ligure ieri pullulava di giovani tifose che inneggiavano al tennista senza sosta. Armate di bandiere tricolore e cartelli multicolor, hanno atteso il suo arrivo per ore, accogliendolo come se fosse una star. Beh, in effetti, lui ora è una star. E ci perdoni la Tomljanovic se abbiamo esagerato, ma non è solo colpa degli ormoni. È solo che l’orgoglio italiano, si sa, non conosce limiti.

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