Nuovo Presidente della Repubblica, i bookmaker esteri hanno un chiaro favorito

Nuovo Presidente della Repubblica, le quote parlano chiaro: ecco chi sarà secondo i bookmaker l’erede di Sergio Mattarella. 

Manca ormai pochissimo. Il mandato di Sergio Mattarella sta per scadere e a febbraio l’Italia avrà un nuovo presidente della Repubblica. I nomi in lizza e in corsa per sedere sulla poltrona più ambita sono i più disparati. Anche perché sembra assai difficile, ora come ora, una riconferma del presidente in carica.

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Ma cosa dicono i bookmaker a tal proposito? Chi, secondo gli analisti, è il candidato più papabile a ricoprire il ruolo di Capo dello Stato? Quelli esteri sembrano non avere il benché minimo dubbio. A giudicare dai loro pronostici, tutto sarebbe già scritto e non ci sarà alcuna sorpresa.

I bookmaker stranieri, in particolar modo quelli inglesi, sembrano tutti d’accordo sul fatto che l’erede di Sergio Mattarella sarà colui il quale, al momento, è il premier in carica. Parliamo di Mario Draghi, naturalmente. La sua elezione è data a 1,50, per cui è senza ombra di dubbio il favorito tra i vari candidati in corsa per il Quirinale.

Nuovo Presidente della Repubblica, in pole c’è Mario Draghi

Nuovo presidente della Repubblica
Mario Draghi ©Getty Images

Il secondo favorito per la “vittoria”, pagato 6 volte la posta, sarebbe invece Silvio Berlusconi, la cui possibile elezione non appare poi così impossibile. A seguire, i betting analyst ritengono che possa avere buone chance di farcela il presidente uscente: un Mattarella bis non sarebbe, a detta loro, da escludere. La quota in questo caso è 8.

La quarta papabile eletta sarebbe, a giudicare da quel 10 accanto al suo nome, Marta Cartabia, attuale ministro della Giustizia. Un gradino più in basso c’è invece Pier Ferdinando Casini (14), seguito a ruota da Elisabetta Casellati (16) e Paolo Gentiloni (25).

Fanalino di coda di questa “classifica” è Giuliano Amato. Quel 50 accanto al suo ci dice chiaramente che l’ex presidente del Consiglio dei ministri, oggi vicepresidente della Corte costituzionale, non ha alcuna chance di farcela. Non sarà pertanto lui, ritengono gli analisti, a raccogliere l’eredità dell’uscente Sergio Mattarella.

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