Camila Giorgi nella fossa dei leoni: il dettaglio che fa sperare

Camila Giorgi, sorteggiato il tabellone degli Australian Open: ha pescato diversi ossi duri, ma non è ancora detta l’ultima parola. 

Camila Giorgi in mezzo ai grandi ci sa stare. Lo ha dimostrato tante volte. Il fatto che nel tabellone degli Australian Open abbia beccato dei veri e propri giganti, però, non ci voleva proprio. Questo complicherà tantissimo il suo percorso a Melbourne. Forse in maniera addirittura irrimediabile. Non bisognerà però dimenticare, al netto di tutto, che la tennista marchigiana ci ha riservato innumerevoli sorprese, nella sua carriera. Prima fra tutte la vittoria al Master 1000 di Montreal.

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La prima delle diverse cattive notizie trapelate dopo il sorteggio, svoltosi nella mattinata, è che la numero uno italiana potrebbe incontrare molto presto colei che guida il ranking Wta. Parliamo di Ashleigh Barty, che è già di per sé difficile da battere, figuriamoci quando, come in questo caso, gioca in casa.

Prima ancora di arrivare di fronte al gigante del main draw, ci saranno degli altri ossi duri pronti ad ostacolare il suo cammino. La prima avversaria di Camila Giorgi agli Australian open sarà Anastasija Potapova. Non si sono mai sfidate, motivo per il quale è impossibile stabilire chi tra le due possa avere la meglio.

Australian Open, Camila Giorgi pesca i giganti

Camila Giorgi
©️LaPresse

A seguire, prima di imbattersi, eventualmente, nella Barty, la tennista di Macerata pescherà una tra Tereza Martincová e Lauren Davis, ossia la vincente di questo scontro diretto. Nel caso dovesse riuscire in un’impresa che sarà senza ombra di dubbio molto ostica, dovrà vedersela con un altro titano.

In un ipotetico ottavo di finale, potremmo assistere ad un appassionante match tra Camila Giorgi e Naomi Osaka. Anche in questo caso, come facilmente intuibile, la marchigiana dovrà mettere in campo tutte le sue forze, per avere la meglio sulla testa di serie numero 13 del primo Slam dell’anno.

Se non sarà la Osaka, sarà al massimo Belinda Bencic. Più gestibile se guardiamo il ranking, forse, ma non meno pericolosa. Negli eventuali quarti di finale pescherebbe, infine, una tra Jessica Pegula e Ons Jabeur. E, dulcis in fundo, la spagnola Paula Badosa, o al massimo Barbora Krejčíková. In un possibile scontro finale, difficile da immaginare, la Giorgi s’imbatterebbe nella Sabalenka.

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