Berrettini torna a Roma: in gara al Foro Italico c’è anche la sua dolce metà

Berrettini pronto per il Foro Italico dopo gli ATP di Madrid. Agli Internazionali d’Italia troverà una sua “vecchia” conoscenza.

Stesso giorno. Stesso torneo. Stesso campo, addirittura. Le coppie che si amano, si sa, condividono tutto. E tutto, nel caso di Matteo Berrettini e della sua fidanzata, la bellissima australiana Ajla Tomljanovic, significa tutto per davvero. Non è un modo di dire, visto e considerato che entrambi fanno lo stesso lavoro.

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Lui, reduce dall’ATP Masters 1000 in quel di Madrid, è già di ritorno a Roma per gli Internazionali d’Italia. Lì, sulla terra rossa del Foro Italico, troverà un volto a lui assai noto. La donna che fa battere il suo cuore dall’estate 2019, appunto, che domani, al primo turno, dovrà vedersela con la ceca Vondrousova.

Al tabellone principale, lady Berrettini c’è arrivata facendo mangiare la polvere, contro ogni aspettativa, alla tedesca Siegemund. La classifica non sembrava essere dalla sua parte, ma Ajla Tomljanovic ha tirato fuori la grinta e per la sua avversaria non c’è stato proprio niente da fare.

Berrettini e Tomljanovic: due cuori e una racchetta

Ma come lo vivono, i due campioni, il fatto di avere così tanto, inclusi obiettivi e traguardi, in comune? A rivelarlo è stato proprio il Berretto, in un’intervista alla Gazzetta dello sport, spiegando che è bello che lei sia in grado di capire «al 100% quello che sto provando in ogni situazione».

Il che li aiuterebbe, evidenzia il tennista, ad affrontare meglio le varie situazioni in cui sono coinvolti. A darsi man forte l’un l’altra, visto che le emozioni che provano sono molto simili. Non dovrebbe essere troppo difficile, insomma, per Matteo e Ajla, immedesimarsi nel partner.

Ha però sottolineato che ci sarebbe anche un rovescio della medaglia, da ricondurre ad una sua “pecca” caratteriale. «Non aiuta invece il fatto che io mi metto pressione per i suoi risultati – rivela alla Gazzetta – Se facesse un altro mestiere non sarei così stressato. Io mi stresso solo per due cose: quando gioca lei e quando gioca mio fratello Jacopo».

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