Inter, Lukaku: “È come vivere in una bolla”

Romelu Lukaku, ventiseienne attaccante belga, è tra i giocatori dell’Inter attualmente in isolamento precauzionale nella regione più colpita dal coronavirus. In un’intervista a distanza con il sito di sport Bleacher Report Lukaku ha raccontato qualcosa delle sue giornate a Milano, della situazione che lui e altri stanno vivendo.

“In questo momento la città è silenziosa, non c’è nessuno per strada. È molto diversa da come era quando sono arrivato. In questo momento sono in isolamento perché quando abbiamo giocato contro la Juventus [8 marzo] uno dei giocatori aveva il virus. Io in verità non vedo niente di tutto questo, ma è difficile rimanere affacciato dal balcone e guardare fuori. È una vista totalmente diversa”.

Lukaku ha poi spiegato che tutti i giocatori sono attualmente in isolamento, misurano la febbre ogni giorno e attendono di vedere se qualcuno tra loro sviluppa sintomi. Ha fatto capire che non tutti sono stati sottoposti a un test per verificare la positività al coronavirus, ma che probabilmente tutti dovranno farlo prima di qualsiasi ripresa delle attività. Sarà necessario, ha spiegato Lukaku, perché possono esserci persone positive senza sintomi.

“Sei spaventato?”, ha chiesto a un certo punto l’intervistatrice Taylor Rooks a Lukaku.

“Non direi spaventato. È più come essere in una bolla e intanto cercare di capire cosa sta succedendo, sapendo che ti trovi nel paese più colpito d’Europa. Ma allo stesso tempo, proprio perché resti in casa tutto il tempo, non vedi niente di tutto questo. In alcune città senti soltanto le ambulanze andare su e giù per le strade”.

Attualmente Lukaku vive insieme al suo fisioterapista, l’unica persona che vede tutti i giorni. Abita vicino a tre suoi compagni di squadra, che non può vedere ma con i quali si sente quotidianamente, come con il resto della squadra e l’allenatore. Ha una cyclette, un macchinario per la Tecarterapia e una camera iperbarica per il recupero muscolare. Ha un’alimentazione controllata e sta cercando di mantenersi in forma. È infatti improbabile, secondo Lukaku, che al momento della ripresa delle attività la Federazione possa dare alle squadre un preavviso di tre settimane.

Tutta la famiglia di Lukaku – sua madre, suo figlio e suo fratello – si trova attualmente in Belgio, a Bruxelles.

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