Coppa America 2015: Cile-Argentina, la finale

Cile-Argentina è probabilmente la migliore finale che potesse capitare in questa Coppa America: la nazionale ospitante giocherà contro la nazionale più forte del Sudamerica, allo stadio “Nacional” di Santiago. Si gioca alle 22 ora italiana di sabato 4 luglio, orario più che decente.

Le probabili formazioni:
CILE: Bravo, Isla, Medel, Silva, Aránguiz, Díaz, Beausejour, Vidal, Valdivia, Edu Vargas, Sánchez.
ARGENTINA: Romero, Zabaleta, Garay, Otamendi, Rojo, Biglia, Mascherano, Messi, Pastore, Agüero, Di María.

Ci sono tanti buoni motivi per non perdere questa finale di Coppa America 2015. Perché nel mese di luglio difficilmente ci saranno altre partite ufficiali così belle, intanto; e poi perché il Cile non ha mai vinto la Coppa America e se lo farà in casa i festeggiamenti saranno memorabile. Messi con l’Argentina non ha mai vinto niente, e anche questo è un motivo di interesse: forse è la volta buona che ci riesce, visto che sta giocando ai livelli del Barcellona, cosa che in nazionale raramente gli era riuscita.

Qui al Veggente tifiamo Argentina, non perché ci stia antipatico il Cile, ma semplicemente perché riteniamo l’Argentina più forte e la davamo vincente competizione a quota 3.00 su William Hill in antepost fin dallo scorso 10 giugno.

Sarà una bella partita, comunque vada
L’Argentina è la nostra favorita ma è probabile che questa sarà una finale diversa dalle solite, in cui la paura di perdere potrebbe mantenere bassi i ritmi di gioco, come Germania-Argentina dello scorso Mondiale in Brasile. Ricordiamo anche che questa finale – a differenza delle altre partite della fase a gironi, in cui si andava subito ai calci di rigore – prevede anche i tempi supplementari in caso di pareggio dopo i tempi regolamentari.

Cile e Argentina sono due squadre che giocano all’attacco e finora lo hanno confermato sul campo: basta guardare le statistiche delle due squadre.

Il Cile è la nazionale con il migliore attacco finora: ha segnato 13 gol su cinque partite giocate, facendo sempre almeno un gol a partita. Ha in Edu Vargas il capocannoniere del torneo con 4 gol (insieme a Guerrero del Perù) e in Valdivia uno dei migliori assist-man, con tre passaggi decisivi fatti finora. L’Argentina ha fatto 10 gol finora e solo una volta non è riuscita a segnare: contro la Colombia, in una partita in cui il pallone non voleva proprio saperne di entrare.

Aguero è il calciatore argentino che finora ha segnato più gol (3), mentre Messi è il migliore nella classifica degli assist — ma finora ha segnato un solo gol nonostante sia il calciatore con più tiri in porta effettuati (17). Finora, con ogni probabilità, questa è stata la stagione migliore di sempre per Messi: dopo la delusione per la finale di Coppa del Mondo persa lo scorso anno, ha vinto tutto col Barcellona – Liga, Coppa del Re e Champions League – e finalmente potrà vincere il suo primo trofeo con la nazionale maggiore, la Coppa America, che l’Argentina non vince dal lontano 1993. La vittoria dell’Argentina con un suo gol sarebbe un giusto premio per un calciatore straordinario pronto a vincere il suo quinto “Pallone d’oro” in carriera.

Come gioca il Cile
Il Cile allenato da Jorge Sampaoli era stata tra le squadre più divertenti da vedere già nello scorso Mondiale, in cui fu eliminato dal Brasile ai calci di rigore negli ottavi di finale. In questa Coppa America ha confermato il suo gioco offensivo, fatto di velocità e pressing, un po’ carente nella fase difensiva – anche per l’assenza di difensori centrali di alto livello – ma sempre bene organizzato quando attacca.

La tattica di gioco del Cile è il 4-3-1-2. La squadra gioca col baricentro molto alto, tutti i calciatori fanno pressing a partire dagli attaccanti e la mentalità è quella di provare sempre a recuperare il pallone aggredendo gli avversari senza mai correre all’indietro. Con l’assenza per squalifica di Jara, sarà Rojas ad affiancare Medel al centro della difesa: già a leggere i nomi dei due difensori che dovranno affrontare Messi e Aguero, senza offesa per i difensori, viene facile puntare sull’Argentina. Nel gioco del Cile piuttosto sono molto importanti i due esterni, che fanno un grande lavoro perché corrono avanti e indietro per la fascia per tutta la durata della partita, soprattutto Isla (l’altro stasera potrebbe essere Beausejour, uno con caratteristiche ancora più offensive). Sulla linea mediana ci sono Aranguiz e Vidal, con quest’ultimo che si inserisce sempre provando a mandare in confusione la linea difensiva avversaria, che già si deve occupare del trequartista Valdivia e di Alexis Sanchez e di Edu Vargas, molto abili a non dare punti di riferimento, a scambiarsi temporaneamente la posizione e a proporsi in profondità scattando sul filo del fuorigioco.

Il Cile verticalizza sempre, raramente fa passaggi in orizzontale. Il numero di passaggi sbagliati a fine partita è alto, ma quando capita di trovare il corridoio giusto Vidal, Alexis Sanchez o Edu Vargas hanno la possibilità di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario. Capiterà spesso anche contro l’Argentina, che non difende con il baricentro basso e ha due difensori centrali buoni ma non insuperabili, Garay e Otamendi: sicuramente più affidabili di Rojas e Medel, anche perché protetti da Mascherano (gran stagione anche lui).

Perché (e come) l’Argentina può vincere
Il Cile fa un calcio coraggioso, ma giocare all’attacco e con la linea di difesa alta potrebbe essere un regalo per l’Argentina, che ha due calciatori devastanti – Messi e Aguero – quando possono giocare con molti spazi a disposizione. Il commissario tecnico Martino fa giocare la sua nazionale con il 4-3-3, una tattica offensiva ma nemmeno troppo se si considera che restano in panchina attaccanti forte come Higuain e Tevez. I due terzini hanno compiti prettamente difensivi, anche perché Rojo non è un fenomeno quando attacca, e Zabaleta è solo un po’ più bravo a proporsi in fase offensiva. A centrocampo c’è Mascherano, che è un difensore aggiunto; i centrocampisti sono tecnicamente molto dotati (Biglia e Pastore) ma non molto forti in fase di interdizione, e questo potrebbe favorire Vidal, abilissimo negli inserimenti. La squadra è comunque complessivamente equilibrata perché oltre a Messi e Aguero c’è Di Maria a fare da raccordo tra centrocampo e attacco e a dare aiuto in fase di non possesso palla.

L’arbitro sarà il colombiano Wilmar Roldán, che in questa edizione della Coppa America ha già arbitrato una partita dell’Argentina: il 2-2 contro il Paraguay nella fase a gironi. Ne ha arbitrata anche un’altra: Perù-Bolivia 3-1, ai quarti di finale. In entrambe le partite assegnò un rigore, e in entrambe fu piuttosto severo con le ammonizioni: 7 in Argentina-Paraguay, 8 in Perù-Bolivia.

I pronostici
Conviene puntare sui gol: l’over 2.5 è a quota 2.00 su Eurobet, che #. Il “gol” (entrambe le squadre segnano) è a quota 1.75 sempre su Eurobet, dove è consigliabile puntare anche su Messi marcatore a quota 2.05.

Il bookmaker Betfair propone per questa finale di Coppa America tra Cile e Argentina la vittoria dell’Argentina a quota 7.00 (una quota molto più alta della media, circa 2.15) per una scommessa singola di 10 euro al massimo: si tratta di una quota promozionale offerta soltanto ai nuovi clienti, cioè quelli che si registrano e aprono un conto con Betfair per la prima volta. Inoltre è previsto un rimborso della scommessa eventualmente perdente.

Probabili formazioni
CILE: Bravo, Isla, Medel, Silva, Aránguiz, Díaz, Beausejour, Vidal, Valdivia, Edu Vargas, Sánchez.
ARGENTINA: Romero, Zabaleta, Garay, Otamendi, Rojo, Biglia, Mascherano, Messi, Pastore, Agüero, Di María.

PROBABILE RISULTATO: 1-2
OVER (2.00, Eurobet)
GOL (1.75, Eurobet)
MESSI MARCATORE (2.05, Eurobet)

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