Sinner, l’annuncio manda in visibilio i tifosi: un sogno che si avvera

Sinner, nessuno si sarebbe mai aspettato niente del genere e la sorpresa, a maggior ragione, è stata ancora più grande.

Poco più di 10. Tanti sono i giorni che ci separano da un evento che, per forza di cose, quest’anno si svolgerà in un’atmosfera completamente diversa da quella che lo ha sempre caratterizzato. Al Foro si è sempre percepita una magia ineguagliabile, ma l’edizione 2024 sarà ancor più speciale di quanto non lo sia mai stata.

Sinner, l'annuncio manda in visibilio i tifosi: un sogno che si avvera
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Il perché è presto detto. È successo tutto così velocemente che non abbiamo fatto in tempo a metabolizzarlo, eppure è reale: Jannik Sinner è ad un passo dalla vetta del ranking Atp ed è ovvio, quindi, che a Roma, come anche altrove, i riflettori siano puntati principalmente su di lui. Tanto più che è concreta, per nulla impossibile, l’ipotesi che il sorpasso a Novak Djokovic avvenga proprio nella suggestiva cornice della Capitale. Sembra prematuro parlarne, ma è così e bisogna prenderne atto.

Poco importa, in ogni caso, se non accadrà. Nulla toglierà, comunque, agli Internazionali d’Italia 2024, il cui successo è già praticamente annunciato. I numeri da capogiro lo confermano e sarebbe stupendo, a questo punto, poter mettere la ciliegina su questa torta che è già bellissima e buonissima così. Ma c’è altro che bolle in pentola: non è finita qui.

Sinner, un passo ancora e sarà Slam?

Durante l’evento di presentazione del Masters 1000 di Roma, Angelo Binaghi s’è fatto scappare ad alta voce un desiderio molto ambizioso, ma pienamente condivisibile.

Sinner, l'annuncio manda in visibilio i tifosi: un sogno che si avvera
Angelo Binaghi (LaPresse) – ilveggente.it

Siamo stufi di fare i secondi. Per chi l’ha vissuta – queste le parole del presidente della Federazione italiana tennis e padel – è stata molto ma molto più difficile la strada che ci ha portato da una manifestazione che era tecnicamente fallita, nel 2001-2002, a farla diventare prima un combine event e poi farle avere l’upgrade a due settimane di quella che ci separa da un monopolio. Quello dei Grandi Slam, sempre quelli e sempre solo quattro, che non durerà tutta la vita e che vedrà il tennis italiano, per la credibilità che si è creata sia da un punto di vista organizzativo sia da un punto di vista sportivo, protagonista”.

Roma ha grandi prospettive – ha aggiunto – Noi non pensiamo di aver raggiunto il punto più alto, non ci siamo arresi. Vogliamo continuare a crescere, sia in termini di popolarità sia in termini organizzativi come livello del torneo e poi in termini di risultati sportivi, a cui stanno ben pensando i nostri ragazzi, Jannik ma anche Paolini. Questo deve essere il nostro obiettivo, se non avessimo questi obiettivi ci saremmo già ritirati dal tennis”. Slam azzurro all’orizzonte? Per il momento no, è solo un sogno e nulla più, ma quanto bello sarebbe?

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