Burnout che ti passa: se il benservito di Anisimova passa da Wimbledon

Amanda Anisimova, il peggio è ormai passato: dal burnout e dal body shaming è passata direttamente alla finale di un torneo del Grande Slam.

C’era una volta una tennista bionda, molto bella, che aveva un gran talento e che conduceva una vita molto glamour. Semifinalista all’edizione 2019 del Roland Garros, entrata in top-20 che era appena maggiorenne, nel 2023 ha attraversato una delle fasi più buie della sua carriera. Un po’ come quella, forse, che stanno attraversano Matteo Berrettini, Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas.

Anisimova
Burnout che ti passa: se il benservito di Anisimova passa da Wimbledon (AnsaFoto) – Ilveggente.it

I tre campioni si sono sfogati nelle scorse settimane, manifestando apertamente il loro malessere, ma non hanno ancora reso noto cosa abbiano deciso di fare in merito. Amanda Anisimova, invece, era stata schietta e risoluta: aveva parlato di burnout, aveva salutato tutti e aveva fatto sapere a mezzo stampa che si sarebbe ritirata dalla scena a tempo indeterminato. Credevamo, con tutto il dispiacere del caso, che la sua carriera fosse giunta al capolinea, ma fortunatamente ci sbagliavamo.

La tennista del New Jersey è tornata e lo ha fatto in pompa magna, come si evince chiaramente dal fatto che abbia battuto nientepopodimeno che la numero 1 del mondo e che sia arrivata in finale a Wimbledon. Nonostante si sia presa una lunga pausa, ha dato continuità ai risultati ottenuti nella prima parte della sua carriera sportiva, dimostrando che il peggio è alle spalle e che tutto, perfino le difficoltà apparentemente più insormontabili, possono contribuire a renderci più forti.

Asfalta Sabalenka e vola in finale: la rivincita di Anisimova

Di ostacoli ne ha incontrati parecchi, la bravissima Amanda, lungo il suo cammino. Poco prima di annunciare la sua uscita di scena, infatti, era stata, tra le altre cose, vittima di body shaming.

Sabalenka
Asfalta Sabalenka e vola in finale: la rivincita di Anisimova (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Aveva pubblicato dei selfie allo specchio e ricevuto, in men che non si dica, una valanga di commenti cattivissimi. Le dicevano che il suo corpo non era atletico, che aveva le spalle troppo strette e un seno eccessivamente grande per poter essere una tennista di successo. E chissà, probabilmente anche queste parole avranno contribuito ad incrementare, a suo tempo, il disagio interiore della Anisimova, poi esplosa definitivamente e scomparsa per un po’ di tempo.

In piena epoca digitale, comunque, la campionessa statunitense è riuscita a dare agli internauti la risposta migliore che potesse dare loro. A quelle critiche ha risposto coi fatti, acciuffando la finale in un torneo del Grande Slam e conquistandosi, così, il rispetto e l’ammirazione di tutti. Più riscatto di così…

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