Dopo questo primo turno, decisamente da incubo, è tempo di mettere mano a quel famoso progetto: nuovi scenari per l’amatissima coppia.
Anche Stefanos Tsitsipas, come il collega e rivale Matteo Berrettini, ha raggiunto il suo breaking point. Entrambi hanno lasciato l’All England Club con l’amaro in bocca: il greco ha sventolato bandiera bianca per via di un infortunio, il secondo ha trascinato l’incontro al quinto set ma ha poi perso contro un avversario di cui, un tempo, avrebbe fatto un sol boccone in una manciata di game. Soprattutto sull’erba di Londra.

Alla base c’è un problema che, a quanto pare, li accomuna: un corpo fondamentalmente molto fragile, che non dà loro la possibilità di esprimersi come vorrebbero e di giocare il loro miglior tennis. E simile è stato il concetto che prima l’uno, poi l’altro, hanno ribadito in conferenza stampa al margine del primo turno da incubo disputato in Church Road. I due tennisti hanno lasciato intendere, insomma, che le prossime settimane potrebbero essere cruciali per la loro carriera.
Tsitsipas ha fatto svariate allusioni ad un possibile ritiro, mentre Berrettini, decisamente più amareggiato per via dei successi ottenuti nella cornice di Wimbledon, ha detto di volere del tempo e di essere scontento del suo modo di stare in campo. Dovranno riflettere ben bene, dunque, sul da farsi. Perché del resto ha ragione Stefanos quando dice che la vita di un tennista può diventare tristissima, se il corpo non fa quello che gli si chiede.
Tsitsipas-Badosa, si avvera la profezia: è il momento di svoltare
Il greco e il romano non sono i soli, tuttavia, a dover fare i conti con questi pensieri così negativi. Anche la fidanzata di Tsitsipas, la tennista spagnola Paula Badosa, eliminata al primo turno dei Championships da Katie Boulter, prova in questo momento le stesse identiche sensazioni che attanagliano i due ex top ten.

Pure lei, infatti, sta lottando da anni contro un corpo che fa i capricci ed è stanca tanto quanto il suo partner. Tanto da scriverlo, nei giorni scorsi, in un post sui social, al quale Tsitsipas aveva risposto con il chiaro intento di sdrammatizzare: “Fuggiamo via e lanciamo un food truck ma che venda solo cereali”. Magari non si daranno per davvero allo street food, ma è evidente che, seppur non si siano ancora sposati, abbiano colto a pieno il senso della formula “Nella buona e nella cattiva sorte”.
Scherzi a parte, non si può che augurare loro – così come a Berrettini – di lasciarsi alle spalle tutto questo dolore e questa comprensibilissima amarezza. Di tornare a sorridere e ad amare il tennis senza convivere con la paura di un fisico che fa le bizze.