Jannik Sinner, questa proprio non ci voleva: adesso dovrà stare ancor più attento, perché tutti sono a conoscenza del suo punto debole.
Lo ha sorpreso il fatto che i media abbiano mostrato un così grande interesse nei confronti della sua vita privata, il che denota una certa inconsapevolezza rispetto al suo ruolo. Ha forse dimenticato, Jannik Sinner, di essere il numero 1 del mondo e di essere esposto, in quanto tale, più di qualunque altro giocatore sulla faccia della terra.

Per quanto la cosa non gli piaccia affatto, e ormai lo sappiamo, dovrà presto abituarsi all’idea che la riservatezza non basta. Che essere popolari significa anche questo. Che i dettagli di ciò che fai dietro le quinte dello sport, cioè, vengano improvvisamente spiattellati sui social network e sulla stampa senza alcuna considerazione nei confronti dei tuoi desideri e della tua volontà.
Forse non immaginava, il re del ranking Atp, che anche quel video potesse finire online. Invece ci è finito eccome e ha fatto anche piuttosto rapidamente il giro del web, con tutto quel che ne conseguirà. Adesso tutti conoscono il suo punto debole, il suo tallone d’Achille, come si dice in gergo, ragion per cui da questo momento in poi sarà ancora più vulnerabile di quanto non fosse in passato.
Sinner colto in flagrante: non è in grado di farlo
La clip in questione è quella, diffusa attraverso i social all’inizio della settimana, che lo ritrae in compagnia di Marco Panichi, il preparatore atletico che ha preso il posto di Umberto Ferrara dopo lo scandalo legato alla contaminazione da Clostebol.
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Lo hanno girato nel bel mezzo di una sessione di allenamento a Parigi e ha lasciato tutti un po’ interdetti. Sinner corre a perdifiato sul tapis roulant e se la ride come se non ci fosse un domani. Non perché ci sia qualcosa di divertente nel fatto di correre, quanto piuttosto per la manifesta “incapacità” di fare ciò che Panichi, evidentemente, gli stava dicendo di fare. Ed è stato in quel momento che si è capito una volta per tutte quale sia il più grande “limite” del campione originario di San Candido.
Jannik non è stato in grado, infatti, di coordinare braccia e occhi mentre correva sul tapis roulant, ed è proprio per questo motivo che ha iniziato a ridere di sé. Un video divertente, dunque, che ce lo ha mostrato così come volevamo vederlo: spensierato, felice, sereno mentre è circondato dai membri del suo staff dopo il terremoto doping. E poco importa che sia goffo e poco coordinato: anche così, i traguardi che ha tagliato non sono malaccio…





