Superenalotto, fidarsi è bene ma non sempre: non farlo mai

Superenalotto, in certi casi è proprio vero che chi fa da sé fa per tre: una storia assurda, si è salvato per il rotto della cuffia.

Certe storie sono a lieto fine. Altre, purtroppo, no. Alle volte basta un attimo, un solo momento di distrazione, che tutto va irrimediabilmente a rotoli. Come nella storia che stiamo per raccontarvi. Anzi, no. Nel loro caso, per fortuna, non è andato tutto a rotoli. Si sono salvati, però, per il rotto della cuffia, come si suol dire. Sono stati a tanto così dal vivere quella che sarebbe stata una vera e propria “tragedia”.

Superenalotto, fidarsi è bene ma non sempre: non farlo mai
Superenalotto (AnsaFoto) – ilveggente.it

Protagonista di questa curiosissima vicenda è una coppia del dipartimento francese della Saona e della Loira, che per poco non ha visto andare in frantumi il sogno di una vita. È stato lui, qualche tempo fa, a recarsi in una ricevitoria e a giocare qualche numero all’EuroMillions, la lotteria pan-europea che si gioca, appunto, in diversi Paesi, tra cui la Francia. Una sorta di Superenalotto, se vogliamo, con la differenza che, in questo caso, i numeri da indovinare non sono 6, ma 5. Per aggiudicarsi il Jackpot bisogna però beccare, oltre alla combinazione, anche i due cosiddetti numeri stella.

L’uomo aveva giocato a sentimento, d’istinto. Era entrato nel negozio per caso, mentre faceva shopping, e non aveva optato per dei numeri precisi. E non avrebbe mai potuto immaginare cosa, da lì a breve, sarebbe accaduto. Neppure cosa ha rischiato che non accadesse.

Superenalotto, tragedia sfiorata: che spavento

Tornato a casa dal suo giro a Le Creusot, ha consegnato la ricevuta della sua giocata alla moglie. Sia lui che lei, a quel punto, se ne sono completamente dimenticati. Qualche giorno dopo, imbattutasi nel biglietto dell’EuroMillions, era stata la donna a controllare se ci fosse corrispondenza o meno tra i numeri giocati dal marito e quelli estratti nell’ambito del relativo concorso.

Superenalotto, fidarsi è bene ma non sempre: non farlo mai
Pixabay

Forse per la fretta, forse per il sonno, non si era accorta di nulla. Ha restituito la ricevuta al marito, dicendogli che poteva gettarla perché non era vincente. È stato l’istinto, quello stesso istinto che lo aveva indotto ad entrare da La Civette e a giocare quei numeri, a salvare l’uomo. Stava per buttarlo nella spazzatura, ma la coscienza gli ha suggerito di controllarlo ancora una volta. E ha scoperto, così facendo, che quel biglietto non solo non era perdente, ma che conteneva un tesoro d’inestimabile valore.

Questa coppia stava per dare un calcio alla fortuna e stava, soprattutto, per perdere 1 milione di euro. “Non potevo credere ai miei occhi – ha raccontato, ancora incredulo, l’uomo – ho controllato almeno 10 volte. Ho dovuto aspettare fino a sera per condividere questa bellissima notizia con la mia compagna”. Perché fidarsi è bene, ma non fidarsi, certe volte, è meglio. E se c’è una cosa che questa storia ci insegna è che conviene sempre controllare con una certa accuratezza Gratta e vinci e ricevute del Lotto e del Superenalotto. Chissà che non contengano, come in questi casi, un tesoro “nascosto”.

Impostazioni privacy