Sinner, mission impossibile: deve romperla a tutti i costi

Sinner subito alle prese con una nuova e delicatissima impresa: tutti confidano che possa riuscirci, ma non è facile.

Per uno che ha vinto uno Slam e asfaltato tutti gli avversari incontrati lungo il suo cammino, i tornei Atp di categoria 250 e 500 dovrebbero essere una passeggiata. Almeno in teoria. Già, perché la storia ci rivela che non è assolutamente così. Che questa ipotesi non sta né in cielo e né in terra. Per fortuna, aggiungeremmo, perché se così fosse il tennis sarebbe una noia mortale.

Sinner, mission impossibile: deve romperla a tutti i costi
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Ecco spiegato, quindi, perché siano tutti così impazienti di rivedere Jannik Sinner in campo dopo la vittoria agli Australian Open. Tanto più che a Rotterdam l’altoatesino sarà chiamato, che a lui piaccia o no, a battere un nuovo record. Sì, è vero che a lui i primati e le statistiche non interessano, ma stavolta la posta in palio è veramente alta. L’azzurro re di Melbourne dovrà sfatare, una volta per tutte, il mito che è andato affermandosi nel corso degli ultimi anni. Più che un mito, anzi, è una sorta di maledizione, se vogliamo, che aleggia sul circuito e che ha fatto, nel tempo, un bel po’ di “vittime”.

È dal 2001, pensate un po’, che un giocatore che ha vinto un Major non riesce ad imporsi nel primo torneo al quale partecipa dopo aver messo in tasca il titolo Slam. L’ultimo a riuscirci era stato Lleyton Hewitt, che dopo aver conquistato il Flushing Meadows si era “preso”, subito dopo, anche Tokyo. Da allora, questa impresa non è riuscita più a nessuno. Né a Roger Federer e né a Rafael Nadal, né a Novak Djokovic e né, più recentemente, a Carlos Alcaraz.

Sinner, se vuoi puoi: sfata questo tabù

Sembra esserci quasi una forza “oscura”, se così la si può definire, che impedisce ai campioni Slam di fare altrettanto bene nei tornei successivi. Solo Roger c’era andato vicino nel 2003 quando, dopo aver vinto Wimbledon, era arrivato in finale a Gstaad. Molti altri, a differenza dello svizzero, hanno invece addirittura perso la prima partita giocata subito dopo il successo nel Major.

Sinner, mission impossibile: deve romperla a tutti i costi
Jannik Sinner a Rotterdam lo scorso anno (LaPresse) – ilveggente.it

La tendenza, insomma, è questa. Ma vedremo, la prossima settimana, se Sinner, l’uomo dei record, sarà in grado di rompere questa maledizione o meno. Lui di certo ce la metterà tutta come sempre, soprattutto adesso che la vittoria a Melbourne lo avrà fomentato ulteriormente e accresciuto la sua fame di vittorie e di conferme.

L’altoatesino, a questo scopo, si è già rimesso al lavoro. Dopo gli appuntamenti romani ha fatto rientro a Montecarlo e ha ricominciato ad allenarsi al Country Club. Dopodiché, nella giornata di venerdì volerà alla volta dei Paesi Bassi, dove sfiderà la storia.

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