Il Napoli rischia una penalizzazione in classifica per la riapertura del caso Osimhen? Un noto avvocato, esperto in questioni calcistiche, ha risposto all’interrogativo.
Secondo Mattia Grassani, avvocato vicino al Napoli ed esperto di diritto sportivo, i tifosi partenopei non hanno di cui preoccuparsi. Intervenuto ai microfoni di TVPlay, il legale ha provato a spiegare in quale caso l’ipotesi penalizzazione potrebbe davvero sfiorare il Napoli.
“Allo stato attuale“, ha esordito Grassani, “l’ipotesi di un rischio di punti di penalizzazione per il Napoli è fantasiosa e fuori da ogni logica. In base a ciò che sta accadendo nei rapporti tra la procura della Repubblica di Roma e procura federale della FIGC posso tranquillizzare il tifoso. Non ci sono, né nell’immediato né nel medio periodo, rischi di procedimenti di giustizia sportiva che possano determinare penalità“.
Secondo Grassani tutto quello che sta accadendo era in un certo senso prevedibile. “La riapertura del fascicolo rientra nella fisiologia dei rapporti tra procura ordinaria e procura federale. C’è un fascicolo, con oggetto identico sovrapponibile che a livello sportivo è già stato definito con un doppio grado di giudizio favorevole al Napoli“. Ecco perché sono state chiuse le indagini presso il Tribunale di Roma.
Per Grassani la cessione di Osimhen dal Lille al Napoli in cambio di milioni e di quattro contropartite (quattro calciatori, secondo l’accusa, ipervalutati) era stata già analizzata dalla procura federale e giudicata lecita dalla FIGC. “La richiesta di penalizzazione potrebbe arrivare solo qualora dagli atti trasmessi venissero fuori elementi che inducono la procura a indagare e riaprire un procedimento, e poi a imbastire una nuova accusa orientata al deferimento“.
Penalizzazione al Napoli: “Il processo non si riaprirà“
“Tecnicamente“, ha continuato l’intervistato, “questa è una partita sul tavolo della giustizia sportiva in cui il tribunale sportivo ha già decretato il triplice fischio. E la sfida si può riaprire soltanto in caso di circostanze nuove che al momento non ci sono. Di sicuro fino a oggi nulla è stato promosso a livello federale“.
“L’elemento che potrebbe far riaprire il tutto è un qualcosa che non è mai stato preso in considerazione prima, quindi qualcosa di totalmente nuovo. In passato, possono essere capitati casi in cui il processo è stato riaperto, ma in questo caso faccio fatica a vedere una pistola fumante in mano alla procura federale… La svolta per la riapertura è un mezzo di impugnazione straordinario, cioè attraverso nuovi atti che prima non si conoscevano“.
Per Grassani non si può dunque paragonare la situazione del Napoli con quella della Juve. “Non succederà quello che è successo con l’indagine Prisma che ha coinvolto la Juventus. Lì sono stati scoperti centinaia di nuovi file e si è arrivati alla penalizzazione. Qui stiamo parlando di un caso unico di trasferimento e non credo francamente che qualche titolo di giornale o qualche intervista possano essere quel qualcosa di nuovo”.
