Berrettini, non è stata una scelta di cuore: l’ha fatto per questo

Berrettini, che confusione attorno al futuro del tennista romano. Questo spiega però la decisione presa nelle ultime ore.

Il fatto che si stesse allenando e che non fosse rientrato in Italia, pur essendosi ritirato dal Kooyong Classic, ci aveva illusi. I tifosi avevano voluto credere con tutte le loro forze che il suo ritiro fosse solo preventivo e che avrebbe partecipato comunque, come programmato, agli Australian Open. E invece no.

Berrettini, non è stata una scelta di cuore: l'ha fatto per questo
Matteo Berrettini (LaPresse) – ilveggente.it

Sebbene Matteo Berrettini fosse partito alla volta della terra dei canguri con le migliori intenzioni, certo di essere pronto a rientrare in campo dopo 4 mesi di inattività, è stato costretto a battere ritirata ancor prima che lo Slam iniziasse. La notizia, manco a dirlo, per quanto nell’aria, ha spiazzato un po’ tutti. Non tanto per il fatto in sé, quanto piuttosto per la confusione che, inspiegabilmente, regna attorno alla figura del tennista romano. Una coltre di nebbia densissima sembra avvolgere la sua situazione da qualche tempo a questa parte.

Va bene farsi i fatti propri, ci mancherebbe, ma l’ex finalista di Wimbledon 2021 non ha mai ritenuto opportuno fare chiarezza sulla sua situazione fisica. E se è vero, come si dice, che sia partito per l’Australia pur non essendo certo del suo rientro, con l’intento di aspettare, fino all’ultimo, perché lasciare i tifosi all’oscuro di tutti questi dubbi? Regna il caos più assoluto, insomma, intorno alle sue intenzioni. Ma, soprattutto, attorno al suo futuro.

Berrettini, che confusione: obiettivo ranking protetto

L’ipotesi più accreditata è che Berrettini, a questo punto, resti fermo per un altro mese e mezzo per poter usufruire di quello che in gergo si chiama ranking protetto. Che, per i neofiti del tennis, è uno strumento che concede ai tennisti, sostanzialmente, una piccola “agevolazione”.

Berrettini, non è stata una scelta di cuore: l'ha fatto per questo
Matteo Berrettini (LaPresse) – ilveggente.it

Possono usufruirne solo gli atleti che siano stati fermi per infortunio per almeno sei mesi e funziona così: si fa una media del ranking dei tre mesi precedenti e la posizione che se ne ricaverà diventerà il riferimento per accedere ai tabelloni dei tornei. Cosa che permetterebbe a Berrettini, ora 124esimo nella classifica mondiale, di guadagnare almeno qualche posizione e di non essere costretto ad affrontare le qualificazioni per assicurarsi un posto nei main draw dei primi 9 tornei che deciderà di giocare al suo rientro. Se ne può beneficiare anche in occasione di Masters 1000 e Slam.

Se fosse questo l’obiettivo di Matteo, allora è chiaro che abbia deciso di seguire i “calcoli”, piuttosto che il cuore, e che non lo si vedrà in campo fino alla prossima trasferta americana. Sempre a patto che per allora abbia risolto il problema al piede destro che gli ha impedito di giocare a Melbourne, verosimilmente tornerà a giocare in concomitanza con il Double Sunshine e, quindi, a Indian Wells. Nella speranza che questa possa essere davvero la volta buona…

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