Berrettini, pericolo scampato | Big schivati ma quarto da paura all’Us Open

Berrettini, i sostenitori del romano possono tirare un sospiro di sollievo. Ma non adagiatevi: è nel quarto di un animale da Slam.

Jannik Sinner non è stato molto fortunato (qui puoi leggere come sarà il suo cammino allo Us Open), ma dovremmo essere tutti d’accordo sul fatto che a Matteo Berrettini poteva andare di gran lunga peggio di così. Soprattutto perché le previsioni, alla vigilia del sorteggio del tabellone principale dello Slam, erano veramente nefaste.

IlVeggente.it (LaPresse)

Non essendo testa di serie, era altissimo il rischio che potesse imbattersi in uno dei 32 favoriti del seeding già al primo turno o, al massimo, a quello successivo. La buona notizia, invece, è che il destino ha voluto dargli una mano – una volta tanto – e che nulla di tutto ciò, fortunatamente, è accaduto. Il romano, ora 36esimo nel ranking Atp, esordirà contro il francese Ugo Humbert. Lo ha già battuto due volte su due, una delle quali, guarda caso, proprio al Flushing Meadows. Occhio, però, a sottovalutare il 25enne di Metz: benché i precedenti sorridano all’ex numero 1 d’Italia, Matteo dovrà stare molto attento, essendo il giocatore d’Oltralpe abbastanza insidioso.

In un eventuale secondo turno, il tennista azzurro potrebbe poi imbattersi in uno tra l’argentino Diego Schwartzman e il francese Arthur Rinderknech. Nel caso in cui dovesse accedere ai sedicesimi di finale, incontrerebbe un avversario potenzialmente molto pericoloso, vale a dire Andrey Rublev. Il “vecchio” Berrettini avrebbe una chance concreta di batterlo, ma la sconfitta subita da uno spentissimo Auger-Aliassime al primo turno di Cincinnati ha rimesso in discussione, ancora una volta, le condizioni fisiche del campione romano.

Berrettini, difficile ma non impossibile

Ammettiamo, però, che Matteo riesca a battere anche il russo e andiamo a scoprire chi, a questo punto, si insinuerebbe verosimilmente lungo il suo cammino sotto il cielo di New York. In un ipotetico ottavo di finale, Berrettini potrebbe ritrovarsi faccia a faccia con uno tra Hubert Hurkacz, ex top ten, e Karen Khachanov, 11esimo nel ranking Atp.

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E cosa accadrebbe, invece, se il finalista di Wimbledon 2021 dovesse riuscire ad aggirare anche questo ostacolo? Per lui si prospetterebbe un vero e proprio quarto da paura, considerando che ad attenderlo ci sarà, quasi certamente, Daniil Medvedev, testa di serie numero 3. Sì, lo stesso Medvedev che su quel campo ha vinto due anni fa il titolo Slam e che non vede l’ora di rompere le uova nel paniere a Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.

Indipendentemente da come andranno le cose, è fondamentale più che mai che Berrettini arrivi alla seconda settimana dello Us Open. A New York difende un bel po’ di punti – lo scorso anno, come quello precedente, era arrivato ai quarti, mentre nel 2019 era stato uno dei 4 semifinalisti – e una sconfitta prematura lo farebbe precipitare inesorabilmente. Non resta che sperare, allora, che l’atmosfera del Flushing Meadows risvegli in lui qualcosa. E che, perché no, possa tornare a ruggire proprio ai piedi dell’Empire State Building.

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