Sinner, lezioni di fair play: l’abbraccio e quella frase inaspettata

Sinner, avanti tutta: l’azzurro domani proverà a conquistare il suo primo titolo Masters 1000. Con un fan d’eccezione a fare il tifo per lui.

Rivali sì, ma nemici no. Sarà felice chi sperava che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz potessero far “rivivere” lo storico antagonismo che per anni ha animato il circuito, quello tra Roger Federer e Rafael Nadal. Perché ogni volta che s’incontrano ci garantiscono non solo match pirotecnici, ma anche perché sembrano seguire in toto le orme dei loro predecessori.

Sinner, lezioni di fair play: l'abbraccio e quella frase inaspettata
Sinner – IlVeggente.it

Anche l’altoatesino e l’iberico, come lo svizzero ed il maiorchino, sono amici oltre che avversari. Mai una parola fuori posto detta nei confronti dell’altro, mai un gesto irrispettoso. Jannik e Carlos si stimano e si migliorano a vicenda ogni volta che i tabelloni dei main draw permettono loro di affrontarsi. Tanto che, nei giorni scorsi, il numero 2 al mondo – da lunedì scenderà dal trono perché scarterà i punti della vittoria a Miami di 365 giorni fa – si era detto impaziente di giocare nuovamente contro l’amico Sinner. Sperava, addirittura, che fosse lui l’ostacolo da aggirare prima di sbarcare in finale.

E forse, essendogli stata inflitta da un tennista di cui ha un così grande rispetto, questa sconfitta farà un po’ meno male. Non sarà lui, stavolta, a correre per il titolo del Masters 1000 della Florida. Il tennista azzurro è riuscito a spuntarla, stavolta, ragion per cui si è assicurato la possibilità di vincere il Miami Open. Sempre a patto, naturalmente, che riesca a battere Daniil Medvedev, quell’osso duro che a febbraio gli ha portato via il titolo di Rotterdam.

Sinner, Alcaraz e quella frase a fine partita

Il nuovo capitolo della saga Sinner-Alcaraz non ci ha regalato, in ogni caso, solo una collezione di highlights da custodire gelosamente. Ci ha permesso di assaporare, a fine partita, anche l’essenza più pura del fair play.

Che ci fosse grande sintonia tra l’azzurro e lo spagnolo lo sapevamo bene, ma il gesto dell’ex numero 1 al mondo ci ha fornito un’ulteriore prova a conferma di ciò. L’iberico non sarà certo stato felice di perdere la semifinale e la possibilità di fare il bis all’Hard Rock Stadium, eppure, a modo suo, ha celebrato la vittoria del suo rivale. La stretta di mano di rito, l’abbraccio sentito e, infine, quelle parole.

“Go for it, I’ll cheer for you!”, ovvero “Vinci il torneo, io faccio il tifo per te!”. Questo ha detto Alcaraz a Sinner, regalandoci una gran bella lezione di vita e di atteggiamento in campo. Saranno pure due ragazzi giovanissimi, ma quante cose ci hanno già insegnato in così poco tempo?

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