Crisi Milan, esonero Pioli: “Da quello che mi risulta…”

Il Milan necessita di nuovi calciatori di livello per migliorare la rosa o di un nuovo allenatore? Dopo la sonora sconfitta nel derby valevole per la Supercoppa italiana, i tifosi rossoneri criticano aspramente la gestione Pioli e ne invocano l’esonero.

Rudy Galetti, giornalista sportivo, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare della crisi del Milan e delle critiche sempre più diffuse alla gestione di Pioli.

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Pioli ©️LaPresse

Le ultime partite non facevano ben sperare, soprattutto l’approccio di Lecce“, ha esordito Galetti. “La cosa su cui io mi aggrappavo erano i primi 85 minuti con la Roma. Se si pensa anche a Salerno, il Milan ha fatto fatica e ha trovato due gol ma non ha tenuto bene il campo“.

Il giudizio del giornalista è dunque negativo soprattutto sulle ultime uscite dei rossoneri: “Malissimo a Lecce e non ne riparliamo di ieri… Sicuramente non c’è più quella cattiveria fin dal primo minuto, e il Milan diverse partite, quelle dello scudetto, le ha vinte negli ultimi minuti. Ecco, manca questo. L’assenza di Maignan pesa. Tomori alza la voce in modo non propositivo con Tatarusanu, anzi… Secondo me ci vuole autocritica per capire cosa non sta funzionando. Lo scossone della gara di ieri potrebbe servire in questo senso”.

Ma non c’è un unico responsabile, ed è controproducente criticare la gestione di Pioli della squadra. “Onestamente, è un’ipotesi poco probabile che Pioli lasci il Milan. Nessuno pensava che essere pronti a metà febbraio volesse dire lasciare tanti punti a gennaio. Non credo sia nulla di fondato. E da quello che mi risulta non lo è. Però se questi risultati dovrebbero protrarsi, le cose andrebbero diversamente. Questo è un momento poco felice”.

Esonero Pioli: la soluzione alla crisi rossonera?

Sul campo il Milan sta facendo poco e male. E forse è necessario puntellare la rosa. Massara e Maldini dovrebbero quindi trovare qualche occasione sul mercato. “Credo ci siano state una serie di circostanze sfortunate“, argomenta l’ospite di calciomercato.it. “Il belga è una nota dolente, nel momento in cui si sposa il progetto del Milan il primo anno bisogna darlo, anche se non sono contento delle prestazioni. Penso anche a Leao e Tonali il primo anno”.

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Pioli ©️LaPresse

Quindi per il giornalista un giudizio oggettivo si può dare solo dall’anno prossimo. “Se spendi una cifra del genere e vedere che quel calciatore non ti aiuta fa male, ma non bisogna andare oltre“.

L’errore più grande secondo il giornalista è stato non provare a prendere Enzo Fernandez. “Magari anche Origi è stato fino a questo momento una scommessa non fortunata. Kjaer dava un punto di domanda a inizio di stagione per esempio: non è entrato in forma. In questo senso la scelta è stata azzardata nel non dare altri ricambi a Pioli”.

Probabilmente in questo momento sono questi i valori reali“, conclude il giornalista. “Il Milan viene meno in determinate occasioni. Secondo me è tutta lì la chiave di lettura. Sono d’accordo con queste valutazioni“.

Pioli ha rinnovato con il Milan da poco, e per la società sarebbe troppo gravoso affidarsi a un altro tecnico. Ma nell’ambiente c’è chi invoca già un traghettatore per arrivare almeno a un piazzamento in Champions: Zlatan Ibrahimovic.

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