Sinner uomo dei record: una corsa contro il tempo

Sinner fa suo l’ennesimo primato e guarda con soddisfazione alle statistiche: i numeri non lasciano spazio ad interpretazioni.

Buona la prima e anche la seconda. Sul cemento di Cincinnati Jannik Sinner sembra sentirsi molto più a suo agio di quanto non lo fosse su quello di Montreal, tant’è che le statistiche sono decisamente dalla sua parte. La percentuale di prime è in ascesa e, con essa, anche l’esecuzione dei fondamentali da fondo.

Sinner
©️Ansafoto

L’altoatesino ieri ha dovuto sudare meno di quanto pensassimo, ma se anche Miomir Kecmanovic non avesse sventolato bandiera bianca era comunque sulla buona strada per dominarlo senza se e senza ma. Segno che il lavoro con Vagnozzi e con Cahill sta andando alla grande e che l’azzurro è già migliorato sui fondamentali in cui peccava.

“Le condizioni di Cincinnati mi piacciono di più di quelle di Montreal, e sto cominciando ad adattarmi al cemento” ha detto Sinner a fine gara. L’avversario di oggi è uno di quelli che sanno far male e il numero 1 d’Italia ne sa qualcosa, visto che a Madrid non è riuscito a disinnescarlo.

Un altro primato per Jannik Sinner

Sinner
©️Ansafoto

La gara contro Felix Auger-Aliassime non sarà per niente facile, ma Sinner ha dalla sua la consapevolezza di aver fatto suo un nuovo primato. L’ennesimo. Perché Jannik di record in questi anni da professionista ne ha battuti talmente tanti che il fatto che l’elenco si sia allungato ancora non ci stupisce affatto.

Quella contro Thanasi Kokkinakis, che è stata una sfida tutt’altro che semplice, è stata la partita più lunga mai giocata dal ragazzo di San Candido al meglio dei tre set. Jannik ha vinto in 3 ore e 14 minuti, dimostrando ancora una volta che la sua forza più grande non sono i colpi micidiali che “spara” dal fondo.

Il nuovo record dimostra chiaramente che Sinner ha una predilezione per i match molto lunghi, dai quali quasi sempre esce vittorioso grazie alla testa e al suo self control. Un valore aggiunto che arricchisce il suo profilo e che fa sì che non ci sia battaglia impossibile, neanche se infinita, per il nativo di Sesto Pusteria.

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