Sinner e Berrettini, l’Italia è di nuovo “zoppa”: lo scenario da paura

Sinner e Berrettini, non c’è pace per l’Italia del tennis: dopo il ritiro dell’altoatesino una notizia che ha gettato i fan nello sconforto.

Le tempistiche sono sconcertanti. Jannik Sinner si è infortunato proprio nel momento in cui il suo amico e collega Matteo Berrettini era finalmente pronto a riavvolgere il nastro e a tornare in campo dopo una pausa che si è protratta ben oltre le aspettative del suo team e dei suoi supporter.

Sinner
©️Ansafoto

C’è quindi il rischio, assai concreto, che l’Italia resti orfana, ancora una volta, di uno dei suoi campioni. E l’ipotesi che è trapelata in queste ore fa ancor più paura di quanta non ne abbia fatto, nel mese di marzo, la foto che ritraeva il romano con la mano ingessata subito dopo l’intervento.

Perché in fondo non sapevamo, allora, che Berrettini avrebbe saltato tutta la stagione sulla terra rossa. Credevamo che in un paio di settimane si sarebbe rimesso, ma così non è stato. Ci sono voluti più di due mesi e tanta fisioterapia, per riprendersi del tutto e sentirsi pronto a tornare in campo.

Sinner, l’ipotesi che spaventa gli italiani

Sinner
©️Ansafoto

Berrettini lo farà la settimana prossima, a Stoccarda, dove potrà festeggiare il rientro e inaugurare la sua stagione preferita: quella sull’erba. Ma proprio nel momento in cui l’Italia aveva finalmente qualcosa di cui gioire, ecco che potrebbe ritrovarsi di nuovo irrimediabilmente “zoppa”.

La possibilità che Sinner decida di saltare i tornei sui prati è purtroppo concreta come non mai. Non ha punti da difendere e questo, unito al fatto che nessuno avrà da guadagnare nulla in termini di ranking a Wimbledon, potrebbe fornirgli l’alibi perfetto per starsene un po’ a riposo e per salvaguardare il suo ginocchio.

Naturalmente è presto per avere conferme in questo senso, ma una delle dichiarazioni rilasciate da Jannik in conferenza stampa sembra suggerire che l’idea di fermarsi per qualche tempo non è poi così campata in aria. “Ho problemi con il fisico – ha detto – ma si può lavorare, so dove voglio andare, so quanto lavoro ci voglio mettere, sono disposto a far tutto per arrivare molto in alto“.

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