Alcaraz, stai attento: Korda ha un talismano infallibile

Alcaraz avrà oggi la possibilità di “vendicarsi” contro Korda, ma il suo avversario potrà fare affidamento su un preziosissimo portafortuna.

Carlos Alcaraz, che a dispetto della sua giovane età di “cubi” e di enigmi difficili ne ha risolti già parecchi, ha impiegato un po’ prima di trovare la chiave di volta che gli permettesse di spegnere uno scatenatissimo Ramos-Vinolas. E non avrà fatto neanche in tempo a smaltire lo stress di quella maratona che subito dovrà affrontarne un’altra.

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Il destino ha voluto offrirgli una seconda chance. La possibilità di “vendicarsi” di quell’avversario che poco più di un mese fa, a Montecarlo, gli ha portato via da sotto il naso la possibilità di accedere agli ottavi di finale del Masters 1000 monegasco. Sì, dall’altra parte della rete, oggi, ci sarà ancora lui: Sebastian Korda (qui il pronostico del match).

Un altro talento senza eguali, una mina vagante che potrebbe potenzialmente sparigliare le carte di questo Slam. Anche perché il ventunenne di Bradenton, in Florida, ha con sé un’arma infallibile. Un talismano di cui Carlitos, per quanto ne sappiamo, non dispone ma che, a volte, può fare la differenza.

Alcaraz, il portafortuna di Korda può fare la differenza

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Il portafortuna di Korda, per sua stessa ammissione, è una donna. Una splendida creatura dai lunghi capelli biondi e dal corpo mozzafiato che risponde al nome di Ivana Nedved. E se il suo cognome vi sembra familiare, non vi sbagliate: suo padre è Pavel, leggenda bianconera e Pallone d’Oro.

L’avversario di Alcaraz di oggi è sempre stato convinto dell’influenza positiva della fidanzata sulla sua carriera e sull’andamento dei match. “Il primo torneo in cui mi ha seguito da quando stiamo insieme – raccontò qualche tempo fa il Next Gen, per motivare la sua affermazione – è stato quello di Parma e ho vinto“.

Il loro amore è sbocciato all’improvviso lo scorso anno, ma Ivana e Sebastian si conoscono da molto, molto tempo. Sin da quando erano piccoli, essendo entrambi figli di due campioni. Pare che avessero addirittura meno di dieci anni, quando hanno iniziato a frequentarsi per via del legame tra le rispettive famiglie. E chissà se già allora fantasticavano sul loro futuro insieme…

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