Musetti conquista le leggende: meglio di Sinner e Berrettini

Musetti mette tutti d’accordo: ecco chi è che ritiene che sia più avanti dei suoi colleghi italiani Musetti e Berrettini

C’erano una volta, tanto tempo fa ma non troppo, quattro moschettieri che regalarono ai tifosi italiani un’emozione incredibile. Nonché unica, ahinoi. Quattro tennisti che riuscirono, in una combattutissima finale giocata a Santiago del Cile, a conquistare la sola Coppa Davis su cui la Nazionale azzurra abbia mai messo le mani.

Lorenzo Musetti
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Quei moschettieri oggi non giocano più, ma il tennis è sempre parte integrante delle loro vite. Un po’ come se Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli non avessero mai appeso per davvero la racchetta al chiodo. Come se il tempo non fosse mai passato da quell’indimenticabile 1976.

E le leggende italiane del tennis, udite udite, stanno per tornare. Non in campo, purtroppo, ma in televisione, che è comunque meglio di niente. Saranno protagonisti, tutti insieme, di una nuova serie tv targata Sky, dal titolo “Una squadra”, prodotta e sceneggiata da Domenico Procacci e Sandro Veronesi.

Musetti vince il confronto con Sinner e Berrettini

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Durante la presentazione della serie, ai quattro ex tennisti è stato chiesto di esprimersi sui loro eredi, sugli italiani che rappresentano al momento l’Italia nel circuito Atp. Ecco cosa hanno detto, in particolare, su Lorenzo Musetti. Panatta non ha dubbi: “È quello – ha detto, come riferito dalla Gazzetta dello Sport – che forse ha più mano, è ancora un po’ leggerino, ma vederlo mi diverte molto”.

Gli fa eco Barazzutti: “Diverte anche me, gioca forse il miglior tennis in assoluto, ma gli manca equilibrio tra gioco e carattere”. Zugarelli è fondamentalmente d’accordo con i colleghi che lo hanno preceduto negli interventi: “Gioca benissimo tecnicamente – sostiene – ma troppo lontano dalla linea di fondo…”.

L’ultimo a parlare è Bertolucci, che con una frase lascia intendere che il “piccolo” Lorenzo abbia già superato, tecnicamente parlando, Sinner e Berrettini: “È il più dotato dal punto di vista tecnico – sentenzia – non sappiamo se abbia il fisico per reggere il confronto con i più forti. Va aspettato”.

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