Berrettini inciampa su Nadal, il tennista romano deve arrendersi al campione spagnolo. Ma esce a testa altissima dal torneo australiano.
La corsa di Matteo Berrettini agli Australian Open 2022 si ferma a pochi metri dalla finale. Troppo Rafa Nadal per il numero uno azzurro. Niente da fare. Come lo scorso luglio a Wimbledon, il tennista romano è costretto ad alzare bandiera bianca al cospetto di un colosso dei cosiddetti “Big Three”.
A Londra, nella finalissima, era andato a sbattere contro Novak Djokovic. Stavolta il muro invalicabile assume le sembianze dello spagnolo. Che nonostante l’età, gli acciacchi e il lungo periodo di stop ha dimostrato ancora una volta di essere un campione senza tempo, illimitato. Decisivi i primi due set, in cui Nadal ha da subito preso l’iniziativa togliendo ogni certezza a Berrettini, sfruttando continuamente i suoi punti deboli. Aggressivo, deciso, quasi come se conoscesse già il copione del match.
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Nadal ferma il sogno di Berrettini, ma gli elogi fanno bene
Nei primi due parziali non c’è stata praticamente storia. Berrettini poi è stato bravo ad approfittare di un calo fisico e mentale del maiorchino nel terzo set: si è fatta sentire la fatica (e i quattro chili persi) nella battaglia contro Shapovalov ai quarti di finale. L’azzurro sembrava potesse rientrare in partita, ma una serie di errori nel quarto parziale hanno spento definitivamente le sue velleità di trascinare la gara fino al quinto.
Finisce 3-1 con l’italiano che stavolta esce tra gli applausi della Rod Laver Arena, anche quelli dello stesso Nadal. Che cavallerescamente ha riconosciuto la bravura dell’avversario nell’intervista di rito a fine match: “Ogni anno migliora, è un giocatore che ha un grande carisma. E’ un bravo ragazzo. Penso abbia uno splendido futuro davanti a sé”.
