Sofia Goggia non si arrende, il primo passo verso le Olimpiadi di Pechino

Sofia Goggia non si arrende: la sciatrice azzurra dopo la caduta di ieri ha cominciato subito a lavorare in vista delle Olimpiadi, che rimangono però a rischio

La caduta, la paura, la visita. E poi quella timida fiammella ancora accesa che non la taglia del tutto fuori dalle Olimpiadi di Pechino del prossimo mese di febbraio. Sofia Goggia ci ha abituati alle imprese. Adesso deve andare oltre i limiti suoi e quelli del suo corpo. La speranza c’è nonostante il tempo sia un nemico che non fa sconti. Ma intanto la campionessa ci prova.

La diagnosi è stata questa: trauma distorsivo, lesione parziale al crociato sinistro, già operato nel 2013, e piccola frattura al perone. Sofia si è sottoposta subito dopo la caduta di Cortina a una risonanza magnetica a Milano che ha evidenziato questo enorme problema. Ma lei non vuole arrendersi. Lo spirito è quello battagliero.

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Sofia Goggia, è iniziato subito il lavoro

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©Getty Images

L’obiettivo è difendere il titolo olimpico di PyeongChang. E, come riferisce l’Ansa, la portabandiera azzurra ha iniziato sin da oggi la riabilitazione con l’obiettivo di far sgonfiare al più presto il ginocchio sinistro dopo la caduta di ieri. Crioterapia e piscina accompagneranno la sciatrice tricolore che ha in testa il proprio target.

E dopo aver incassato il colpo la stessa Goggia ha capito che è inutile piangersi addosso e che l’unico modo che si ha in questo momento per cercare il miracolo è quello di mettersi subito sotto con il lavoro e nient’altro. Sarà sicuramente difficile – il 15 febbraio è prevista la cerimonia d’apertura – ma non impossibile all’atleta azzurra che ha dimostrato tutto il proprio valore in queste ultime gare.

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