Sinner e Berrettini, difficile ma non impossibile: cosa serve per vincere l’Atp Cup

Sinner e Berrettini, ecco in quale caso l’Italia arriverà in semifinale all’Atp Cup: andrà avanti solo a queste condizioni.

Perdere due delle prime tre partite non ha certamente giovato al cammino degli azzurri in Atp Cup. La sconfitta di Matteo Berrettini in singolare, unita a quella rimediata dal romano in doppio con Simone Bolelli, ha senz’altro complicato il tutto. Eppure, non è ancora detta l’ultima parola.

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Innanzitutto perché il trionfo di stanotte era proprio quel che ci voleva, sia per risollevare gli animi che per migliorare la situazione della nazionale nell’ambito della competizione. La squadra azzurra ha infilato tre vittorie consecutive, dominando anche nel tanto temuto doppio, motivo per il quale è ancora in corsa.

Non sarà semplice arrivare fino in fondo e passare al turno successivo. Sarà bensì necessario che accadano delle “cose” ben precise: qualora tutto, come auspichiamo, dovesse “allinearsi”, allora ci sono buone ragioni per continuare a sperare che Berrettini e compagni vadano avanti finché possibile.

Sinner e Berrettini devono battere Medvedev

Sinner
Daniil Medvedev ©Getty Images

Sarà decisiva, a questo punto, la prestazione dei ragazzi di Santopadre contro la Russia. Sinner e company dovranno necessariamente battere il tanto temuto Medvedev, se vogliono inseguire il sogno di qualificarsi alle semifinali. E, perché no, di portare a casa l’insalatiera in palio all’Atp Cup.

Vincere è dunque l’imperativo categorico. Lo è sempre, ma ancor di più in questo caso. L’essenziale è battere la Russia, indipendentemente dal risultato: va bene un 2-1 come anche un 3-0. Non è quello che conta, al momento. Certo, vincere lasciando gli avversari a zero permetterebbe all’Italia di sorpassare sia la Russia che l’Australia e di portarsi avanti a livello di partite vinte e perse.

Battere Medvedev sul 2-1 porterebbe invece Italia e Russia in una situazione di parità e lascerebbe l’Australia un passo indietro alle europee. I giochi sono ancora più che aperti, insomma. E l’Italia di stanotte ci ha dimostrato che tutto è possibile. Soprattutto se indossi una maglia azzurra.

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