Berrettini e quel “doppio fallo”: finisce nel mirino di Report

Berrettini, si parlerà anche del tennista romano nel servizio di Report che andrà in onda stasera: ecco perché. 

L’accento tradisce palesemente le sue origini romane. Ma nonostante sia nato e cresciuto nella Capitale, non è all’ombra del Colosseo che Matteo Berrettini ha deciso di mettere radici. Il tennista, che parteciperà a breve alle Nitto Atp Finals, è residente altrove: nel Principato di Monaco, per la precisione.

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La puntata di Report che andrà in onda stasera ci rivelerà, tuttavia, che non è il solo atleta nostrano ad aver deciso di lasciare il Bel Paese e di stabilirsi altrove. Ce ne sono molti altri che, come Berrettini, hanno optato per la terra dei casinò, o magari per la vicina Svizzera. Sono quelle, in linea di massima, le mete preferite da piloti e tennisti, che spostano la propria residenza fiscale per bypassare la normativa internazionale.

A chi, come loro, fa un lavoro “itinerante”, la legge imporrebbe di pagare le tasse in tutti i Paesi in cui gareggiano e producono reddito. Ed è proprio su questo aspetto che Giulia Presutti di Report ha voluto soffermarsi in occasione del servizio, dall’emblematico titolo “Doppio fallo, che sarà trasmesso durante la puntata di stasera su Rai 3.

Perché Berrettini è finito nel mirino di Report

Come si legge nel comunicato ufficiale della tv di Stato, il servizio si propone di indagare su un aspetto ben preciso della questione. “In Italia è chi eroga il compenso, l’organizzatore del torneo o la casa automobilistica – recita la nota stampa – a trattenere le imposte dovute al fisco. Ma è sempre così?”

La squadra di Report ha già provveduto a pubblicare sul proprio profilo Twitter un’anteprima del servizio di stasera. Un breve filmato dal quale si evincono due cose: la prima è che Matteo Berrettini, raggiunto dalla giornalista Rai, ha preferito non rispondere alle domande rivoltegli in proposito.

La seconda è che Presutti e colleghi hanno tentato di vederci chiaro sulla srl che il tennista avrebbe creato a Montecarlo, la Acemat, “che incassa – dice il servizio – i proventi dell’attività tennistica”. Scopriremo, poi, che pur essendosi recata nell’edificio in cui la stessa avrebbe sede, sia stato constatato “che non c’è un ufficio preposto che curi gli affari del tennista”.

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