Federica Pellegrini in gara a Tokyo 2020: lo fa sempre prima di entrare in acqua

Federica Pellegrini, oggi l’esordio a Tokyo 2020. Ti sveliamo un aneddoto molto curioso che riguarda la campionessa di nuoto. 

In Italia saranno le 12:09, quando la quinta Olimpiade di Federica Pellegrini avrà ufficialmente inizio. Esordirà a Tokyo 2020 nella terza batteria di 200 metri stile libero e, inutile negarlo, gli occhi degli italiani sono puntati tutti su di lei. Sulla donna dei record che tante volte ha fatto sognare il suo Paese.

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Le condizioni per fare una bellissima figura ci sono tutte. Quella in cui si cimenterà oggi, tra le altre cose, è la specialità che le permise, ad Atene 2004 e a Pechino 2008, di vincere prima un argento, poi la medaglia d’oro. Nei 200 metri stile libero, insomma, la Pellegrini sa decisamente il fatto suo.

Le ultime Olimpiadi non le hanno sorriso. A Londra 2012 e Rio 2016 è rimasta a bocca asciutta, ragion per cui Federica ha fame di vittoria e di medaglie. Ce l’aveva già lo scorso anno, salvo poi scoprire che i Giochi in programma a Tokyo sarebbero stati posticipati per via della pandemia.

Federica Pellegrini e quel rituale prima di entrare in vasca

Federica Pellegrini
(Instagram)

Voleva entrare nella storia prima di ritirarsi, la campionessa azzurra, completando un filotto di cinque partecipazioni. Non prese affatto bene, quindi, la notizia dell’annullamento delle Olimpiadi giapponesi. Poi arrivò il Covid: la positività al tampone la gettò ancor più nello sconforto. Ma non s’è mai arresa, Federica.

Tant’è che, in primavera, è tornata a piangere lacrime di gioia, non più di “disperazione”. Quel primo posto nei 200 metri stile libero ha segnato per lei l’inizio di un nuovo capitolo. Un capitolo che cercherà di rimpolpare oggi stesso, alle 12:09, dando il via ad una nuova avventura olimpica.

Ma non prima di aver fatto quello che fa sempre prima di entrare in vasca: un colpetto alla testa e due pugni al cuore. Questo è il rituale che, come aveva raccontato qualche tempo fa, precede ogni sua singola gara. E guai ad augurarle “in bocca al lupo”: non lo sopporta. Meglio tenere le dita incrociate e aspettare in silenzio che sia il suo turno.

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