Berrettini è svanito nel nulla: la preoccupazione del suo coach

Berrettini in silenzio stampa da una settimana. Ecco cosa ha detto il suo coach, Vincenzo Santopadre, a proposito di quello che sta succedendo. 

Sono giorni che Matteo Berrettini non si vede e non si sente. Da quando ha annunciato di non poter partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il campione romano s’è chiuso in un silenzio che il suono dell’amarezza. L’infortunio rimediato a Wimbledon non gli ha permesso di partire alla volta del Giappone. E lui, evidentemente, non riesce a farsene una ragione.

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Non una parla, sui social, neanche per la sua fidanzata, la tennista Ajla Tomljanovic, che sta rincorrendo una medagli olimpica all’altro capo del mondo. I suoi fan, insomma, sono molto preoccupati per il bel Berrettini.

E lo è anche, a ben vedere, anche il suo coach, Vincenzo Santopadre. Che, proprio qualche ora fa, ha rotto il silenzio svelando ai seguaci del tennista romano cosa stia effettivamente accadendo a Matteo. Quello che ha raccontato è quello che in molti avevano già ampiamente intuito.

Berrettini e Fognini ai ferri corti?

Fognini-Djere
Fabio Fognini ©️Getty Images

“Sono giorni che è intrattabile – ha riferito l’allenatore di Berrettini a Repubblica – affranto per questa rinuncia più di quanto non avessi previsto.” Non ha parlato solo di questo, Vincenzo Santopadre. Ha ben pensato di affrontare anche un altro argomento piuttosto scottante: l’intervista che Fabio Fognini ha rilasciato un paio di giorni fa.

Il tennista contestava sia la decisione di Berrettini di saltare le Olimpiadi – perché, a “causa” di ciò, non potrà partecipare al doppio – sia il fatto che il numero due di Wimbledon non lo chiami da un po’. Anche in questo caso, c’ha pensato il coach a chiarire come stanno le cose per davvero.

“A Fognini gli girano perché si è sentito dimenticato – ha detto – e sperava in una Olimpiade da medaglia anche in doppio.” Ha spiegato, poi, che Berrettini non avrebbe telefonato a Fognini perché, appunto, affranto per le Olimpiadi. Sminuisce comunque quanto accaduto, facendo notare che si tratti sì di un errore, ma “rimediabile”. Senza mai parteggiare né per l’uno e né per l’altro, Santopadre conclude così: “Hanno caratteri diversi – dice, in riferimento a Fognini e Berrettini – ma qualcosa che li avvicina e accomuna c’è, sono due ragazzi buoni, molto sensibili. Anche per questo hanno sempre avuto un rapporto di amicizia.”

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