Juventus, sbotta il figlio di Pirlo: «Ogni giorno offese e minacce»

Juventus, il figlio di Pirlo si sfoga pubblicando lo screenshot di un messaggio ricevuto sui social. Ecco cosa c’era scritto.

Lui si chiama Nicolò Pirlo. E se il suo cognome vi sembra familiare, c’avete visto giusto. È il figlio di Andrea Pirlo, allenatore della Juventus ed ex gloria della Nazionale italiana. Ma perché stiamo tirando in ballo il ragazzo, in questo lunedì di fine stagione? Semplice: perché è stato proprio lui, ad un certo punto, a ritenere che fosse il caso di intervenire.

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Sappiamo bene, tutti quanti, che la società bianconera non se la sta passando proprio bene. Il campionato sta andando abbastanza maluccio e si rischia, addirittura, di veder sfumare la qualificazione alla prossima Champions League. E, come spesso accade in questi casi, l’allenatore è il principale “indiziato” di questa stagione non proprio brillante.

Peccato solo che i tifosi non si limitino a prendersela con Pirlo senior, a tempestarlo di accuse e di offese. No. Pare che, purtroppo, i calciofili stiano riversando il proprio odio anche sul figlio di mister Pirlo. Che, ad un certo punto, non c’ha visto più, tanto da vedersi costretto a lanciare un “appello” tramite social network.

Juventus, Nicolò Pirlo si sfoga su Instagram

 

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Prima di esprimere il suo pensiero in merito, Nicolò Pirlo ha ben pensato di pubblicare lo screenshot di un messaggio ricevuto in Direct, su Instagram. Il messaggio recita: «Devi morire insieme a tuo padre». Dopodiché, introdotto l’argomento, si è lasciato andare ad un duro e comprensibilissimo sfogo.

Ha soltanto 17 anni, Nicolò. Ed è molto amareggiato perché, racconta, di offese e di minacce come questa ne riceve, ogni giorno, a bizzeffe. «Non perché io faccia qualcosa in particolare, ma solo perché sono il figlio di un allenatore, che probabilmente, come è giusto che sia, può non piacere. Questa sarebbe la mia “colpa” e la motivazione per la quale ogni giorno mi arrivano messaggi di augurata morte e insulti vari. Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste

«Credo che a tutto ci sia un limite e già da tempo questo limite è stato superato», scrive ancora il ragazzo, il cui post ha per ovvie ragioni lasciato tutti sgomenti. Ha ricevuto innumerevoli commenti, il suo sfogo, molti dei quali da parte di utenti che condannano con fermezza la violenza verbale e i leoni da tastiera che lo hanno ferito al punto tale da costringerlo a ricorrere ai social.

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