Ora legale 2021, con l’arrivo della primavera è tempo di spostare le lancette

L’ora legale 2021 è pronta ad entrare in vigore. Ci regalerà 60 minuti di luce naturale in più, ma occhio alle conseguenze: il tuo organismo potrebbe andare in tilt. 

Non appena l’equinozio di primavera irrompe sulla scena, dopo mesi di cielo grigio e giornate apparentemente brevissime, ecco che siam già tutti pronti a fare una certa cosa. Quella cosa che, chissà poi perché, sembra suggellare il fatto che la bella stagione sia arrivata per davvero.

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E che è tempo, finalmente, di mettere sottovuoto i piumoni e i pullover, le calze lunghe e gli stivaletti da pioggia. Anche se, diciamoci la verità, oggi è sì il giorno dell’equinozio di primavera, ma a guardar fuori dalla finestra sembra autunno inoltrato, più che la stagione in cui la natura riesplode in tutto il suo splendore dopo un così lungo letargo.

Ma torniamo a noi. Vi starete certamente chiedendo a quale “cosa” stessimo alludendo, qualche rigo fa. Semplice: stiamo parlando dell’ora legale 2021, che ora che la primavera – almeno quella astronomica – è ufficialmente iniziata, si appresta a fare il suo ritorno.

Ora legale 2021, quando entra in vigore?

Ora legale 2021
L’ora legale può causare stress e difficoltà di concentrazione (Pixabay)

Siete pronti, allora, a spostare le lancette e ad accantonare per qualche tempo l’ora solare, generalmente in vigore da ottobre a marzo? Se la risposta è sì, prendete nota: l’orario cambierà nella notte compresa tra sabato 27 e domenica 28 marzo.

Gli orologi dovranno essere, di conseguenza, settati sull’ora legale. Dovrete cioè spostare, come sempre, le lancette un’ora avanti, dalle 2 alle 3. Perderemo un’ora di sonno, ma avremo ogni giorno 60 minuti in più di luce naturale e bollette meno salate a fine mese. Attenzione però, perché il cambio dell’orario non porta con sé solo vantaggi.

L’organismo, almeno inizialmente, potrebbe risentirne in negativo. Gli scienziati sono d’accordo nel sostenere che il ritorno dell’ora legale possa causare disturbi del sonno, stress generalizzato e perfino evidenti difficoltà di concentrazione. Nonché, in casi eccezionali, sbalzi d’umore.

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