Messi al Napoli non è una suggestione, la conferma dell’ex compagno

Messi giocherà in blaugrana fino a giugno. Ma c’è qualcuno che, nel frattempo, pianifica un suo possibile futuro in maglia azzurra, allo stadio Diego Armando Maradona.

Il contratto di Lionel Messi col Barcellona scadrà a giugno. E c’è già chi sogna ad occhi aperti che il campione argentino possa venire a giocare nel Bel Paese. A Sud, magari, ai piedi del Vesuvio. Tra le mura di quello stadio che, dal 4 dicembre scorso, porta il nome dell’indimenticabile Diego Armando Maradona.

Tutti tengono le dita incrociate, ma c’è chi, per la verità, lo fa un po’ di più degli altri. E questo qualcuno è Kevin-Prince Boateng, fuoriclasse del Monza, classe 1987, che ha giocato un’intera stagione tra le fila dei blaugrana, fianco a fianco con il mitico capitano del Barcellona.

Il centrocampista e attaccante della società brianzola, in una recente intervista a ESPN, si è lasciato travolgere dall’entusiasmo. Fino a raccontare ai cronisti che il suo sogno nel cassetto, ora come ora, è che l’amico Lionel si metta in contatto con la società del Napoli chiedendo di poter giocare in maglia azzurra per almeno un paio di stagioni.

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Messi al Napoli? Boateng è un fiume in piena

Messi
L’omaggio dei tifosi del Napoli a Maradona (Getty Images)

Ma non è ancora tutto. L’incontenibile Kevin-Prince Boateng ha fatto sapere che gli piacerebbe tantissimo, come se non bastasse, che il fuoriclasse argentino indossasse una certa maglia. Quella, cioè, appartenuta a Maradona. L’iconica casacca col numero 10 che, per onorare la memoria del campione scomparso di recente, non sarà più assegnata.

Boateng continua però a sognare ad occhi aperti e ipotizza che l’amico possa indossarla comunque, per rendere omaggio al Pibe de oro «giocando uno o due anni a Napoli senza pensare ai soldi o altro, solo per una questione di cuore». E poi, chiude in bellezza l’intervista, immaginando concretamente l’arrivo di Messi.

«Sarebbe come un film – dice ad ESPN – Dovrebbe andare ad allenarsi in elicottero perché la gente se lo mangerebbe vivo dalla felicità. Che storia sarebbe, non solo per il calcio ma per il mondo intero? Sarebbe un messaggio, farebbe la storia. Vorrei essere io nei panni di Messi per farlo».

 

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