Liga spagnola: si parla di una ripresa a giugno

La Liga spagnola e la Federazione calcistica, al termine di un lungo incontro organizzato dal Consiglio Superiore dello Sport spagnolo, sarebbero giunti a un accordo sulla prossima ripresa degli allenamenti e del campionato. Si parla di una ripresa degli allenamenti delle squadre nei primi giorni di maggio, con i calciatori suddivisi in piccoli gruppi.

La data ipotizzata per la ripresa del campionato è invece tra il 6 e il 12 giugno, anche se non ci sono sono ancora comunicazioni ufficiali a riguardo. Al momento mancano undici turni al completamento della stagione. In caso di ripresa il 6 giugno il campionato potrebbe verosimilmente terminare per la fine di luglio.

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(fonte: Bloomberg

Diversi giornali sportivi e siti di news hanno definito l’incontro – fortemente voluto dalla presidente del Consiglio Superiore dello Sport Irene Lozano – essenziale per l’evoluzione positiva dei rapporti tra le parti coinvolte. Nelle settimane scorse erano emerse, in modo anche piuttosto clamoroso, profonde divergenze tra la Liga, presieduta da Javier Tebas, e la Federcalcio, presieduta Luis Rubiales.

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Le condizioni per la ripresa del campionato spagnolo

I contagi da coronavirus accertati in Spagna al 21 aprile sono oltre 200 mila, e 21.238 i decessi riconducibili alla Covid-19. Qualsiasi eventuale ripresa del campionato dovrà tenere conto dell’obbligo di rispettare indicazioni e protocolli stabiliti dalle autorità sanitarie. È praticamente certa la condizione di giocare tutte le partite a porte chiuse, senza pubblico.

Contando soltanto i guadagni legati alla vendita di biglietti e abbonamenti, ricorda Bloomberg, il Real Madrid e il Barcellona hanno generato nel 2018 un volume di 310 milioni di euro (164 il Barcellona, 146 il Real). La chiusura degli stadi comporterà prevedibilmente grosse perdite per i club, soprattutto i più piccoli. Da qui il bisogno di riformulare gli accordi per la vendita dei diritti televisivi.

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La Federazione e la Liga hanno firmato un documento in cui si impegnano a istituire un fondo di emergenza da 10 milioni di euro da destinare a tutti gli sport federali, olimpici e paralimpici.

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