Come giocherà il Milan di Luciano Spalletti

Il Milan di Luciano Spalletti avrà il compito di riaggiustare una stagione cominciata male con Marco Giampaolo, in procinto di essere esonerato dopo sette giornate. Non è facile prevedere quale idea di gioco e quale formazione Spalletti proporrà in questa sua nuova esperienza. Ma in base alle scelte compiute in passato dall’ex allenatore di Roma e Inter si può provare a definire un quadro degli scenari verosimili.

Uno dei motivi che hanno indotto la società ad allontanare Giampaolo, al di là dei risultati, è l’impressione condivisa che l’allenatore non abbia messo i nuovi arrivati in condizione di rendere al meglio. Oltre al gioco, grande assente di queste prime sette giornate, i dirigenti – in particolare Zvonimir Boban – non hanno gradito che Giampaolo, soprattutto nelle prime giornate, abbia impiegato tutti calciatori che erano già in rosa nel Milan l’anno scorso, sconfessando le scelte di calciomercato fatte in estate. Al nuovo allenatore, in questo caso Spalletti, sarà richiesto di non commettere lo stesso errore.

Il nuovo modulo e le certezze

Facile prevedere il modulo, che sarà il 4-2-3-1, quello preferito da Spalletti e decisamente attuabile con i calciatori a sua disposizione. In difesa non dovrebbero esserci grandi cambiamenti. Davanti al portiere Gianluigi Donnarumma i titolari dovrebbero essere Davide Calabria, Mateo Musacchio e Alessio Romagnoli, con Theo Hernandez favorito su Ricardo Rodriguez perché capace di garantire più spinta offensiva. A centrocampo Spalletti proverà a rilanciare Ismael Bennacer, che sarà il regista del Milan.

Spalletti è diventato famoso ai tempi della Roma inventando Francesco Totti nella posizione di “falso nueve”. Poi, nella sua seconda avventura in giallorosso e anche alla guida dell’Inter, ha però giocato sempre con frombolieri abili in area di rigore come Edin Dzeko e Mauro Icardi. Per questo motivo Krzysztof Piatek dovrebbe restare al suo posto al centro dell’attacco, ma posizionato dentro l’area di rigore e senza altri particolari compiti.

Le possibilità a centrocampo

Sulla trequarti ci sono diverse possibilità, e Spalletti dovrà lavorare con i calciatori a disposizione per scegliere la soluzione migliore. Per tenere la squadra alta e provare a fare un pressing produttivo, non sorprenderebbe la scelta di puntare su Franck Kessié come trequartista atipico alla Radja Nainggolan. Kessié è infatti anche molto bravo negli inserimenti e nel tiro dal limite dell’area di rigore. Questo porterebbe all’arretramento di Hakan Calhanoglu a centrocampo. Ante Rebic sarà schierato da esterno sinistro d’attacco. Insieme a Suso, schierato dalla parte opposta, potranno accentrarsi e provare il tiro, o premiare le sovrapposizioni dei terzini che dovranno spingere con costanza.

Nel caso alternativo di Kessiè nel ruolo classico di centrocampista titolare insieme a Bennacer, il più probabile trequartista sarebbe Lucas Paquetá, con Rade Krunic come riserva. L’attaccante Rafael Leão, uno dei migliori nelle ultime partite, sarà la riserva di lusso di Piatek o di Rebic, visto che ha la velocità per giocare anche da esterno e in alcune occasioni anche da seconda punta dietro Piatek.

Le ambizioni

A Spalletti il Milan chiede la qualificazione in Champions League: da quando è tornato in Italia, alla Roma nella stagione 2015-2016, c’è sempre riuscito. Ha concluso i campionati con un terzo posto, un secondo posto e due quarti posti.

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