Champions League: Juventus-Real Madrid

La Juventus e il Real Madrid, già avversarie in semifinale di Champions League due stagioni fa, si affrontano stavolta nella finale, sabato sera a Cardiff. Ecco le ultime notizie, le probabili formazioni, gli spunti di riflessione e i pronostici sulla più attesa partita dell’anno.

Sono la Juventus e il Real Madrid le due finaliste dell’edizione 2016-2017 della Champions League: è una finale “giusta”, tra le due squadre più forti e costanti in Europa in questa stagione. Vincendo questa partita otterrebbero entrambe risultati storici. La Juventus sogna di conquistare il suo primo storico “triplete” (o “treble”), vincendo nella stessa stagione la Serie A, la Coppa Italia e la Champions League: solo otto squadre ci sono riuscite in precedenza, e in Italia soltanto l’Inter. Il Real Madrid sarebbe invece la prima squadra a vincere per due anni consecutivi la Champions League (tenendo fuori da questa considerazione gli anni in cui la formula era diversa e il torneo si chiamava Coppa dei Campioni).

C’è grande incertezza da parte dei quotisti dei bookmaker nel definire una squadra favorita per la vittoria di questa finale di Champions League: basti pensare che Juventus e Real Madrid hanno la stessa quota come vincente trofeo (2.00) rispettivamente su Bet365 e su SNAI. Ed effettivamente non c’è una squadra chiaramente favorita: il Real Madrid ha una più duratura e consolidata reputazione in ambito internazionale, rafforzata dalla recente vittoria di due edizioni della Champions League negli ultimi tre anni, e dall’aver giocato tre finali nelle ultime quattro edizioni; la Juventus ha avuto finora un percorso più convincente in questa stagione avendo eliminato con grande facilità il Barcellona nei quarti di finale. Inoltre due anni fa – con una squadra probabilmente meno competitiva di quella attuale – ha eliminato il Real Madrid in semifinale.

Queste erano le squadre che si sono affrontate il 13 maggio 2015 nella partita di ritorno delle semifinali, finita 1-1 dopo la vittoria per due a uno di Torino. Real Madrid: Casillas, Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo, Kroos, Isco, James Rodríguez, Bale, Benzema (Hernández 67), Ronaldo. Juventus: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra, Marchisio, Pirlo (Barzagli 79), Vidal, Pogba (Pereyra 89), Morata (Llorente 84), Tévez.

La Juventus – che poi contro il Barcellona ha perso la sesta finale di Champions League della sua storia – è cambiata parecchio. Rispetto ad allora Allegri ha un centrocampo probabilmente meno forte, in particolare sul piano fisico, per via delle cessioni di Vidal e Pogba. In compenso ha più alternative in difesa: prima di tutto un terzino sinistro, Alex Sandro, più bravo ad attaccare rispetto a Evra. Ha anche un attacco decisamente più efficace in zona gol e anche più assortito: la coppia Dybala-Higuain funziona più di quella Morata-Tevez (proprio Morata, tra l’altro, potrebbe stavolta giocare da avversario nel Real Madrid, come riserva). Nel frattempo è andato via Andrea Pirlo, anche per ragioni anagrafiche, ma la Juventus ha in Pjanic un più che valido sostituto sia per gli assist che per i calci di punizione, in cui anche Dybala è molto bravo, quando c’è da tirare col sinistro. L’allenatore è lo stesso, Allegri, ma a cambiare è stato il modulo: allora la Juventus vinse giocando col 4-3-3, stavolta giocherà con il 4-2-3-1 che ha dato grandi soddisfazioni negli ultimi quattro mesi.

Il Real Madrid ha sostanzialmente la stessa squadra di due anni fa: è cambiato l’allenatore, c’è Zidane e non più Ancelotti, ma i calciatori più forti sono sempre Sergio Ramos, Marcelo, Cristiano Ronaldo, Kroos, Bale e Benzema. Qualche cambiamento che rende il Real Madrid più temibile c’è stato: Kaylor Navas è più affidabile del Casillas di fine carriera, e nella squadra titolare è stato inserito stabilmente il mediano brasiliano Casemiro, che rende il centrocampo meno tecnico ma dà maggiore equilibrio sul piano tattico. Inoltre il Real Madrid ha migliorato tantissimo la qualità delle sue riserve: se non gioca Bale c’è Isco (dubbio che si ripropone anche per questa partita, considerato che il gallese è al rientro da un lungo infortunio); James Rodriguez è diventato nel frattempo panchinaro ma si fa sempre trovare pronto quando è necessario; e Asensio, Lucas Vazquez e Morata sono giocatori che hanno giocato molto e sbagliato raramente, in questa stagione, contribuendo attivamente alla vittoria del campionato.

( → Cosa ha dato Zidane da allenatore al Real Madrid )

Il limite principale del Real Madrid resta la scarsa affidabilità della difesa, ed è questo il punto che fa propendere il pronostico del Veggente dalla parte della Juventus. Fare gol alla Juventus è estremamente difficile, anche perché nei rari casi in cui i centrali sbagliano c’è sempre Buffon da superare (Iniesta e Messi ne sanno qualcosa). La difesa del Real Madrid invece commette errori grossolani con una certa regolarità, e le statistiche lo confermano: nelle ultime ventidue partite solo in quattro occasioni è riuscita a non prendere neanche un gol.


Il gol del Napoli nel ritorno dei quarti di finale

La Juventus proverà ad approfittare della debolezza della difesa avversaria mantenendo un pressing molto alto e giocando con il baricentro alto, quantomeno nel primo tempo. Come nella partita d’andata contro il Barcellona e nella finale di Coppa Italia contro la Lazio e in quasi tutte quelle del girone di ritorno del campionato – da quando Allegri ha cambiato modulo – la Juventus proverà a iniziare la partita su ritmi altissimi per trovare il gol del vantaggio e poi difendersi, cose che le riesce molto bene. Il Real Madrid, come si nota per esempio dai gol subiti contro Napoli e Celta Vigo, soffre molto il pressing avversario e lascia parecchi spazi da attaccare, situazioni congeniali per Dybala e Higuain, che avrebbero in casi del genere più facilità a passarsi il pallone.


Il gol del Celta Vigo nell’andata dei quarti di Coppa del Re

L’unica alternanza nella formazione titolare della Juventus nell’ultimo mese è stata quella tra Barzagli e Cuadrado, e anche in questo caso – come nelle semifinali contro il Monaco – a giocare dovrebbe essere il difensore. Allegri farà questa scelta per cercare di rafforzare la difesa nella zona offensiva più pericolosa del Real Madrid, quella in cui gioca il terzino sinistro Marcelo, che in questa stagione è stato spesso il regista aggiunto del Real. E inserire Barzagli dall’inizio sarebbe anche un modo per tenersi da parte un’alternativa offensiva da sfruttare nel secondo tempo, qualora le cose dovessero mettersi male.

L’unico difetto di formazione della Juventus – a causa dell’infortunio di Pjaca – è quello di avere poche alternative in attacco nel 4-2-3-1, ed è anche per questo motivo che Allegri ultimamente ha deciso di avanzare Dani Alves. L’esterno destro brasiliano, tra i migliori per rendimento negli ultimi due mesi, avrà un ruolo tattico molto importante: aiutare Barzagli a limitare Marcelo, in fase di non possesso, e avviare gli attacchi della Juventus in fase di impostazione, come successo perfettamente contro il Monaco. Anche perché, nella difesa della Juventus, è probabilmente il trentaseienne Barzagli il punto meno forte (definirlo “debole” sarebbe ingeneroso nei suoi confronti): già Mbappé lo aveva messo in grande difficoltà nelle semifinali, e Zidane probabilmente ordinerà ai suoi attaccanti di indirizzare gli attacchi da quella parte, cercando di aggirare Bonucci con delle triangolazioni e “aggredire” invece Chiellini quando è in possesso del pallone, visto che è il meno abile in fase di impostazione.

La posizione del Veggente è piuttosto chiara: la Juventus è in grado di vincere questa finale di Champions League più di quanto non lo sia il Real Madrid. Se riuscirà a iniziare la partita su ritmi alti – come ha sempre fatto nel corso di questa stagione, in particolare negli ultimi mesi – e a non lasciarsi condizionare dall’emozione o dalla paura di perdere un’altra finale di Champions League, ha molte possibilità di sfruttare la debolezza della difesa avversaria. Per questo motivo è favorita: ha più modi per riuscire a segnare alla squadra avversaria rispetto a quanti ne abbia il Real Madrid, che – al contrario di quanto si dica comunemente – non sa fare-gol-in-qualsiasi-modo, tantomeno alla squadra che presenta, secondo quasi tutti gli osservatori, la migliore difesa d’Europa. Una squadra con un difesa e un portiere di questo genere, il Real Madrid in questa stagione non l’ha ancora mai affrontata, e nemmeno sono servite come possibile “esercizio” le quattro partite che ha giocato contro l’Atletico Madrid (due volte in campionato e due in semifinale di Champions), dal momento che forse mai come in questa stagione la squadra allenata da Simeone si è dimostrata vulnerabile e carente in difesa, da tempo ritenuto il suo principale e più noto punto di forza.

L’unico punto rispetto al quale il Real Madrid è sì nettamente superiore alla Juventus è sui calci piazzati e nel gioco aereo, e sui colpi di testa. Sergio Ramos ha già segnato 10 gol in questa stagione, e tra tutte le squadre dei principali campionati di calcio d’Europa il Real è con distacco quella che ha compiuto più tiri di testa (133) e più gol di testa (27). Un gol da questa situazione di gioco, alla lunga, il Real potrebbe anche segnarlo. Ma in questa stagione la Juventus non ha mai avuto sbandamenti preoccupanti dopo aver subìto gol, quelle poche volte in cui le è capitato di subirne: sembra improbabile che possa capitarle per la prima volta nella partita più importante dell’anno.

Le probabili formazioni:
JUVENTUS: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Dani Alves, Dybala, Mandzukic; Higuain.
REAL MADRID: Navas; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric; Isco (o Bale), Ronaldo, Benzema.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
1 PRIMO TEMPO (3.50, Bet365)
1X + OVER 1.5 (2.20, Betfair)
PALO O TRAVERSA SÌ (2.50, Eurobet)
GOL (1.95, Bet365)
CASEMIRO PRIMO CALCIATORE AMMONITO O ESPULSO (9.00, Eurobet)
HIGUAIN MARCATORE (3.00, GoldBet)




 

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